Meloni convoca Salvini e Tajani, necessario chiarimento su difesa Ue
- Postato il 4 marzo 2025
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Il Quotidiano del Sud
Meloni convoca Salvini e Tajani, necessario chiarimento su difesa Ue
Roma, 4 mar. (askanews) – A poco più di 24 ore dal Consiglio
europeo straordinario in programma a Bruxelles il 6 marzo, la
presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato questa sera
a Palazzo Chigi i suoi due vice, Matteo Salvini e Antonio Tajani,
per un confronto sul tema della difesa europea.
Un chiarimento, del resto, era necessario, dopo le polemiche dei
giorni scorsi e le esternazioni del leader della Lega che avevano
mostrato chiaramente la presenza di (almeno) due linee sulla
questione all’interno del governo. In particolare dopo
l’annuncio, da parte di Ursula von der Leyen, del piano ReArm
Europe, che secondo la presidente della Commissione è in grado diChig
mobilitare 800 miliardi di euro per la difesa tra risorse
nazionali, liberate dalla deroga al Patto di stabilità, e soldi
freschi comunitari, reperiti dall’Ue sui mercati.
Un progetto che non piace a Salvini, secondo cui “per Ursula von
der Leyen gli Stati europei possono fare debito solo per armarsi”
mentre negli anni scorsi – accusa – non è stato possibile
“investire in sanità, in educazione e sostegno alle imprese e
alle famiglie”. Al contrario, per Tajani, l’iniziativa è
positiva: “Bene von der Leyen: finalmente si fanno concreti passi
in avanti per costruire una indispensabile difesa europea. Era il
grande sogno di De Gasperi e Berlusconi. Ora bisogna realizzarlo,
senza indugi, nel modo migliore possibile per rendere più forte
l’Europa nel contesto di una solida alleanza con gli Stati
Uniti”, ha scritto il capo della dipomazia italiana su X.
Questo senza contare le differenze relative all’Ucraina, con
Salvini che sabato e domenica porterà la Lega in mille piazze
d’Italia “per chiedere la fine della guerra, nel momento in cui
Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen parlano di invio di truppe
e di maggiori spese militari di un esercito europeo”.
Divergenze troppo marcate per chi (Meloni) giovedì si troverà al
tavolo con gli altri leader a dover discutere proprio del ruolo
dell’Europa in Ucraina di fronte all’iniziativa di Donald Trump,
della costruzione di una politica di difesa comune e di una
maggiore spesa che ritiene necessaria per garantire, come ha
detto più volte, “l’indipendenza strategica”. Infatti – secondo
indiscrezioni – già nei giorni scorsi la presidente del Consiglio
ha chiesto al Mef delle simulazioni per accrescere la spesa nella
difesa fino al 2,5% del Pil.
Sulla politica estera, in particolare in questo momento delicato,
sarebbe stato a quanto si apprende il messaggio recapitato dalla
premier, occorre essere prudenti e moderare le parole, per non
danneggiare la credibilità dell’Italia nei consessi
internazionali. In sostanza: basta “tifoserie”, come aveva già
detto domenica a Londra parlando con i giornalisti.
Il Quotidiano del Sud.
Meloni convoca Salvini e Tajani, necessario chiarimento su difesa Ue