Meloni celebra 25 aprile: democrazia negata da fascismo. Attesa per Trump

  • Postato il 25 aprile 2025
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Meloni celebra 25 aprile: democrazia negata da fascismo. Attesa per Trump

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Roma, 25 apr. (askanews) – Prima l’omaggio all’Altare della Patria per il 25 aprile, poi gli incontri a Palazzo Chigi con Viktor Orban e Keir Starmer. In attesa di Donald Trump. La premier Giorgia Meloni sarà sabato a San Pietro al funerale di papa Francesco, nella delegazione italiana che vedrà tra gli altri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, i vice premier Antonio Tajani e Matteo Salvini.

A Roma stanno arrivando 164 delegazioni, con 12 sovrani regnanti, 52 capi di Stato, 14 capi di governo. Ma a catturare l’attenzione sarà sicuramente Trump, partito oggi con l’Air Force One dalla base americana di Andrews. Arriverà nella capitale intorno alle 23 e soggiornerà con la moglie Melania (che compie gli anni) a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti.

Prima di partire il tycoon ha detto che vedrà Meloni – ma senza specificare se sarà un semplice saluto o un vero e proprio incontro – e che a margine del funerale “incontreremo molti leader stranieri”, forse anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che però potrebbe non partecipare. Tra i due i rapporti sono sempre più tesi, dopo le dichiarazioni di Trump sulla pace in Ucraina. “La Crimea resterà alla Russia”, ha dichiarato il presidente Usa, a cui Zelensky ha risposto che la Crimea “appartiene” all’Ucraina.

I funerali di papa Francesco potrebbero rappresentare anche l’occasione per un primo contatto tra Trump e i vertici dell’Unione europea – a Roma ci saranno sia Ursula von der Leyen che Antonio Costa – sulla questione dei dazi. Su questo, dopo la visita a Washington, Meloni sta operando da ‘facilitatrice’. Non ci saranno, naturalmente, i tempi e le condizioni per un vero e proprio confronto sulla questione, ma già sarebbe ritenuto un passo avanti un primo contatto, finora mai avvenuto dal momento dell’insediamento. Al momento è escluso invece un nuovo faccia a faccia Meloni-Trump prima delle esequie.

La giornata di Meloni è iniziata all’Altare della Patria, insieme a Mattarella, per la celebrazione del 25 aprile. “Oggi l’Italia celebra l’ottantesimo Anniversario della Liberazione. In questa giornata, la Nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana”, ha affermato la premier in una dichiarazione. E proprio quel richiamo esplicito al fascismo è stato apprezzato, tra gli altri, dal leader di Azione Carlo Calenda. “La democrazia – prosegue Meloni – trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l’odio e la delegittimazione dell’avversario politico. Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale, nel nome della libertà e della democrazia, contro ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica”.

Nel pomeriggio, a Palazzo Chigi, sono arrivati poi per ‘visite di cortesia’ il primo ministro ungherese Viktor Orban (rimasto un’ora) e il premier britannico Keir Starmer, che si è trattenuto per circa mezz’ora. Con Orban, ha spiegato il portavoce del premier ungherese Zoltan Kovacs hanno parlato “della cooperazione italo-ungherese, delle principali questioni dell’Ue e degli sforzi congiunti per promuovere la pace”.

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