Meloni andrà alle urne per il referendum e non ritirarerà le schede, cosa vuol dire e cosa comporta
- Postato il 3 giugno 2025
- Politica
- Di Blitz
- 3 Visualizzazioni

La premier Giorgia Meloni, nella giornata di ieri ha annunciato che andrà ai seggi ma non ritirerà le cinque schede elettorali dei referendum che si voteranno domenica 8 e lunedì 9 giugno. Vediamo nello specifico cosa significa e se, nel caso scelto dalla presidente del Consiglio, salirà o meno il quorum.
A una settimana dal voto, Giorgia Meloni scioglie la riserva facendo sapere che non diserterà le urne pur scegliendo di non votare. Il suo gesto è “una delle opzioni” possibili, ha fatto notare la leader di Fratelli d’Italia ai cronisti che l’hanno intercettata a margine delle celebrazioni per la Festa della Repubblica.
La modalità annunciata da Meloni equivale di fatto ad astenersi, come hanno fatto subito notare i partiti di opposizione che sostengono i quattro quesiti referendari sul lavoro e quello sulla cittadinanza.
Stando a quanto scritto nelle “Istruzioni per le operazioni degli uffici di sezione” redatte dal ministero dell’Interno per i referendum popolari del 2025 ma valide per tutte le tornate referendarie in genere, è infatti possibile non ritirare la scheda. Si possono anche solo ritirare le schede che interessano in caso di più referendum in contemporanea.

Il caso in cui si non si ritirino una o più schede
Nel caso in cui l’elettore si rifiutasse di ritirare una o più schede, c0me spiega il Viminale al punto 17.7, “gli scrutatori prendono pertanto nota, sia nei riquadri stampati nel retro della pagina di copertina del registro, sia nella lista sezionale a fianco del nome dell’elettore, dei referendum a cui questo non partecipa e per i quali non può quindi essere considerato come votante” ai fini delle operazioni di scrutinio per determinare il numero complessivo degli elettori. Nel caso delle schede non ritirate, oltre al numero di tessera va indicato nel registro votanti la dicitura “non votante“. Le schede ritirate faranno invece aumentare il quorum dei quesiti che si è deciso di votare.
Il caso in cui non si ritira nessuna scheda
Un elettore o un’elettrice può presentarsi al seggio, fare le procedure di riconoscimento con i propri documenti e poi rifiutare tutte le schede. In questo caso non si riceve nemmeno il timbro sulla tessera elettorale e la persona in questione non viene considerata come votante, non contribuendo quindi ad alzare il quorum.
C’è poi l’ipotesi in cui l’elettore ritira le schede e senza neppure entrare in cabina le restituisce al presidente di seggio. In questo caso viene conteggiato come votante e la scheda viene annullata.
L’elettore può anche chiedere di verbalizzare un reclamo o una sua dichiarazione di astensione dal voto o di protesta. In questo caso il presidente del seggio deve mettere a verbale le generalità dell’elettore e i suoi reclami o dichiarazioni, allegando gli eventuali documenti scritti che l’elettore medesimo ritenesse di consegnare al seggio.
L'articolo Meloni andrà alle urne per il referendum e non ritirarerà le schede, cosa vuol dire e cosa comporta proviene da Blitz quotidiano.