Meeting di Rimini, Metsola: «Europa coraggiosa o irrilevante». Fitto, Pichetto, Valditara e Lollobrigida tracciano la rotta

  • Postato il 27 agosto 2025
  • Di Panorama
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La penultima giornata del Meeting di Rimini ha visto una carrellata di ministri: il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Ma anche il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto hanno preso parte all’evento. 

Metsola, davanti alla platea del Meeting, ha ripetuto più volte che «l’Europa deve cambiare» perché «se non siamo leader siamo follower». Concorde con quanto detto dall’ex premier, Mario Draghi, pochi giorni prima sempre al Meeting, ha commentato: «come ha detto Mario Draghi, la forza economica e il soft power dell’Europa non sono più sufficienti per garantire che l’Europa resti un leader globale». Quindi all’Ue «restano due sole opzioni: un cambiamento coraggioso o la lenta e dolorosa spirale verso l’irrilevanza». Proprio per questo l’Europa «deve diventare più agile, più veloce, più giusta, più capace di produrre risultati concreti per le persone; deve saper usare al meglio gli strumenti a disposizione e avere il coraggio di crearne di nuovi quando non li possediamo ancora». Riguardo ai dazi, ha affermato che «l’accordo commerciale provvisorio è un passo avanti per le nostrerelazioni transatlantiche. Il Parlamento farà la sua parte». Ma si apre comunque la necessità di «guardare oltre, verso partnership con Africa e America Latina, basate su investimenti e relazioni commerciali solide

Fitto, presente a un convegno intitolato Coesione e sviluppo per un’Europa unita, a margine del Meeting, ha annunciato che «nella proposta di bilancio Ue sono stati allocati 216 miliardi di euro per la politica di coesione». E ha aggiunto: «Queste risorse sono destinate a ridurre le disparità tra territori, con particolare attenzione alle aree più fragili». Ha anche commentato le parole di Draghi sul fatto che Bruxelles sia diventata spettatrice, dissentendo: «Non vedo un’Europa spettatrice, vedo un’Europa che sta facendo alle condizioni date il lavoro migliore possibile».

A ribadire la necessità italiana di percorrere la strada dell’energia nucleare è stato Pichetto Fratin. «Dobbiamo andare avanti» sul nucleare «e permettere al nostro Paese di essere in testa al mondo» ha affermato il ministro. È consapevole che l’energia fotovoltaica e quella eolica non sono in grado di soddisfare il fabbisogno energetico del nostro Paese: «non sono produzioni continuative» ha spiegato, e quindi diventa «difficile aggiungere ai consumi giornalieri il doppio di quanto avviene ora». Le previsioni di «analisti e studi dicono che nei prossimi 15-20 anni la domanda in Italia supererà i 600 miliardi di kilowattora». Si tratta di più del doppio rispetto a oggi: nel 2024, infatti, in Italia «la domanda nel 2024 è stata di 305 miliardi di kilowattora». Quindi «il futuro è un mix che comprende il nucleare».

In merito all’istruzione, Valditara ha reso noto che «quasi il 50% degli insegnanti di sostegno precari saranno confermati, garantendo una straordinaria continuità didattica che la scuola italiana non ha mai avuto prima». E ha dichiarato che è prevista l’assunzione di 1.000 docenti per insegnare l’italiano agli stranieri. 

A celebrare invece lo stato di salute dell’agricoltura italiana è stato Lollobrigida, che durante un convegno del Meeting dedicato al tema, ha sottolineato: «Siamo tornati ad essere il sistema agricolo più forte d’Europa, la prima agricoltura europea per valore aggiunto superando Francia e Germania e non ci fermeremo a questi risultati vogliamo continuare a crescere». L’auspicio è di «tornare all’aprile del 1991 e leggere in prima pagina che l’Italia è la quarta economia mondiale». Quindi «l’obiettivo è quello di rivedere l’Italia in tutti i settori tornare a primeggiare. Però intanto cominciamo a poter dire che oggi l’agricoltura è tornata ad essere il traino dell’economia italiana».

A chiudere il Meeting oggi saranno il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini e il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

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Panorama

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