Maxi-segreteria alla “zarina” Bartolozzi, Serracchiani a Nordio: “Mai accaduto nella storia, chi è il vero ministro?”
- Postato il 15 ottobre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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La segreteria personale di Giusi Bartolozzi non comporterà “nessun onere aggiuntivo per il bilancio dello Stato e nessun rischio di determinazione di un aggravio diretto dei costi”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio rispondendo – nel question time alla Camera – a un’interrogazione del Partito democratico sull’inedito maxi-ufficio creato apposta per la potente capo di gabinetto, soprannominata “la zarina di via Arenula”. Nella nuova struttura lavoreranno venti funzionari sottratti all’Ispettorato (l’ufficio che controlla le attività degli uffici giudiziari) più un capo segreteria esterno all’amministrazione, scelto direttamente da Bartolozzi, per coprire il cui stipendio sono state soppresse sei posizioni dirigenziali. Una scelta, denuncia il Pd, che “rafforza la componente politico-amministrativa” del dicastero “a detrimento degli apparati tecnici e territoriali”, e rischia di avere “gravi conseguenze sull’efficacia e l’efficienza della pubblica amministrazione”. “Noi pensiamo che la giustizia abbia bisogno di investimenti, ma non nell’ufficio di gabinetto, bensì negli uffici giudiziari, per ridurre i tempi dei processi e migliorare la digitalizzazione”, ha detto il deputato Federico Gianassi, capogruppo dem in Commissione Giustizia, illustrando l’interrogazione in Aula.
Nordio ha minimizzato l’impatto della decisione, affermando che da quando il governo Meloni si è insediato “ben otto ministeri hanno preso provvedimenti di riorganizzazione” e “anche nelle precedenti legislature sono state introdotte misure analoghe”. Ha sostenuto, poi, che il capo segreteria di Bartolozzi guadagnerà uno stipendio di “circa 45mila euro l’anno”, non certamente pari a quello di sei dirigenti. Una risposta elusiva stigmatizzata in una dura replica da Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd: “Non è mai accaduto nella storia della Repubblica che il ministro della Giustizia creasse una segreteria del suo capo di gabinetto. Anzi, nessun ministro ha la segreteria del capo di gabinetto: non ce l’ha Giorgetti, non ce l’ha Piantedosi, nessuno”, ha sottolineato Serracchiani.
“La domanda dunque”, incalza, “rimane: perché il ministro Nordio ha sentito la necessità di creare questa nuova figura quanto è importante la sua capo di gabinetto? È lei il ministro o il ministro è la dottoressa Bartolozzi? Quando una capo di gabinetto si costruisce una propria segreteria con un capo segreteria pagato quanto la capo segreteria del ministro e assume sempre maggiori funzioni, significa che siamo davanti a un ministro ombra“. Con la riorganizzazione voluta da Nordio, spiega Serracchiani al Fatto, “il gabinetto del ministero della Giustizia arriverà a 221 dipendenti, quasi quanti quello del ministero dell’Economia, il più importante di tutti, che ne ha 230″. Il Guardasigilli, accusa, “non ha risposto nemmeno sui soldi“: se davvero la retribuzione annuale è di soli 45mila euro, “allora perché pare siano state congelate sei funzioni dirigenziali per far quadrare i conti?”, si chiede.
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