Mauro Berruto Ct della Palestina: "Perché torno ad allenare 13 anni dopo il bronzo olimpico con l'Italvolley"

  • Postato il 7 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Da alcuni anni la sua carriera di allenatore, di uomo di campo, aveva lasciato spazio a quella di politico. Mauro Berruto “sembrava” a tutti gli effetti un ex, in primis – probabilmente – a se stesso. E invece, a sorpresa, lo stesso ex Ct dell’Italvolley ha dato un annuncio spiazzante: “Torno ad allenare”. E ha spiegato come, dove e perché. Berruto allenerà – solo per qualche giorno – la Nazionale di volley della Palestina. Una scelta forte, coraggiosa. Ma soprattutto, un messaggio di speranza. L’attuale responsabile nazionale Sport del PD non ci ha pensato troppo, quando ha ricevuto l’invito da Gaza e dintorni. Ha risposto: “Accetto”.

Volley, l’annuncio di Berruto: “Torno ad allenare”

“Torno ad allenare”. Comincia così il post su Facebook di Berruto, che oltre all’Italia ha guidato la Finlandia e diverse squadre di club tra cui Torino, Piacenz, Lube e Gabeca. “Non entravo in una palestra da dieci anni. Per scelta, forse per rispetto verso una parte di me che aveva chiuso un cerchio perfetto. Ho trascorso 25 anni ad allenare, ho avuto l’onore di guidare la Nazionale italiana di pallavolo maschile fino al bronzo olimpico di Londra 2012. Non pensavo di poter avere nulla di più. Ora, dieci anni dopo, accadrà di nuovo. Nell’ultima settimana di novembre, sì, tornerò ad allenare. Lo farò nel posto più simbolico e fragile che si possa immaginare: la Palestina“.

Mauro Berruto Ct della Nazionale Palestinese

Berruto ha risposto alla chiamata del Comitato Olimpico e della Federazione Palestinese di volley. “Avrò l’onore di diventare per qualche giorno il Commissario Tecnico della Nazionale Palestinese di pallavolo maschile. Condurrò una serie di allenamenti con la squadra nazionale, corsi di formazione per allenatori e sportivi palestinesi, e parteciperò a incontri istituzionali dedicati allo sviluppo dello sport e alla diplomazia sportiva. Partirò per questo viaggio nel significato più profondo dello sport con Ouidad Bakkali, Laura Boldrini, Sara Ferrari, Valentina Ghio e Andrea Orlando. Insieme, porteremo un messaggio di pace, dialogo e cooperazione, convinti che lo sport possa ancora essere un linguaggio di riconciliazione”.

“Atleti e coach in bianco e nero non ci sono più”

“Allenare una nazionale, in qualunque parte del mondo, è sempre un privilegio”, ha aggiunto Berruto. “Allenare quella palestinese, oggi, è qualcosa di più grande: è un atto di fiducia nello sport come respiro di libertà. Torno in palestra, dopo dieci anni, per restituire un po’ di quel dono che lo sport mi ha fatto per tutta la vita: la possibilità di credere che anche nei luoghi più difficili, un campo da gioco possa ancora essere luogo di coraggio e speranza nel futuro“. Quindi la foto allegata. “Questa sarà la mia squadra. Gli atleti e, al centro, il coach che vedete in bianco e nero, purtroppo, non sono più tra noi“.

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