Matteo Salvini, forse era meglio quando i treni scioperavano e si fermavano per colpa dei sindacati
- Postato il 16 gennaio 2025
- Politica
- Di Blitz
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A dicembre il ministro dei Trasporti Matteo Salvini urlava e inveiva contro gli scioperi e in difesa del “diritto alla mobilità” dei lavoratori, dei pendolari e degli italiani tutti. Una vera e proprio battaglia, quella giurata da Matteo Salvini contro gli “scioperi selvaggi” e contro la “rivolta sociale” invocata da Maurizio Landini. D’altronde, quella del ministro contro gli scioperi e le proteste è una battaglia di sempre.
Nessuno, insomma, doveva e deve permettersi di ledere un diritto sacrosanto degli italiani: prendere un treno per andare a lavorare. E infatti da giorni gli italiani, senza ritardi e annullamenti, finalmente ora possono andare a lavorare tranquilli. Più o meno.
Chissà. Forse Salvini, in gran segreto, in fondo in fondo, è un iscritto della Cgil che sta distruggendo il sistema da dentro? O forse, almeno per lui, era decisamente meglio quando i treni si fermavano per gli scioperi. Che gran periodo era quello. Almeno lì si poteva dare la colpa ai sindacati. Povero Salvini. Ora, calcolando che il ministro si è già giocato la carta del chiodo, a chi darà la colpa?
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