Mattarella: "Non è ancora tempo di inviare i nostri soldati in Ucraina"

  • Postato il 7 marzo 2025
  • Di Agi.it
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Mattarella: "Non è ancora tempo di inviare i nostri soldati in Ucraina"

AGI - "Non siamo ancora a questo punto, non sono neanche cominciati i negoziati di pace e parlare di quello che avverrà come soluzioni è totalmente fuori dal momento". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto alla domanda se l'Italia ha intenzione di inviare un contingente per il mantenimento della pace in Ucraina dopo che sarà concluso un cessate il fuoco.

Il capo dello Stato ha rilasciato in esclusiva un'intervista alla tv pubblica giapponese Nhk trasmessa nel programma mattutino di punta della rete dedicato alle news internazionali. 

Mattarella, cercare la pace senza mortificazioni

Le iniziative di pace sono "altamente opportune" e vanno cercate convintamente "per evitare che si riaffermi il principio inaccettabile dalla Comunità internazionale delle sfere di influenza", ha affermato Mattarella alla tv pubblica giapponese Nhk dopo aver ribadito che quella della Russia all'Ucraina è stata "un'aggressione in violazione delle regole del diritto internazionale della Carta dell'Onu e di ogni regola di convivenza tra i Paesi della comunità internazionale" nonché "in violazione di un trattato stilato neppure 30 anni fa tra Russia e Ucraina a fronte della consegna alla parte dell'Ucraina alla Russia di circa 5000 testate nucleari che erano state sovietiche che si trovavano in Ucraina". Un trattato, ha rammentato, con cui Mosca si assumeva il compito di garantire la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.

"La violazione di queste regole è inammissibile - ha ammonito Mattarella - altrimenti si afferma il principio che uno Stato più forte può imporre la sua volontà con le armi agli Stati vicini meno forti e meno grandi e questo darebbe il via alla barbarie nei rapporti internazionali". "Per questo, ha aggiunto, in Europa vi è forte difesa e sostegno all'Ucraina: se passasse il sistema che uno Stato più forte può imporre a un altro Stato la propria volontà con le armi, altre aggressioni seguirebbero e un susseguirsi di aggressioni condurrebbe inevitabilmente a una guerra di proporzioni inimmaginabili".

"Per questo noi riteniamo che sia indispensabile porre fine a questo conflitto", ha sottolineato ancora Mattarella spiegando che "adesso ci sono iniziative per la pace e speriamo che vadano in porto perché sono altamente opportune purché, naturalmente, si arrivi a una soluzione che non mortifichi nessuna delle due parti ma che garantisca una pace conforme al diritto internazionale per evitare che si riaffermi anche il principio ormai inaccettabile ormai per la comunità internazionale delle sfere di influenza, per cui gli stati più forti in un continente, in una regione, hanno il diritto di imporsi sugli stati meno forti".

Mattarella, la pace non sia un omaggio alla prepotenza delle armi

"Da tre anni l'Europa cerca d'indurre la Russia ad essere disponibile a negoziare una pace non trovando finora disponibilità e tutti in Europa ci auguriamo che la Russia sia finalmente disponibile a trattare le condizioni che conducano a una pace giusta, che non sia un omaggio alla prepotenza delle armi perché altrimenti si aprirebbe una stagione pericolosissima per la comunità internazionale", ha detto ancora il presidente della Repubblica. Rispondendo alla domanda della cronista sui tentativi di Usa e Russia per fermare il conflitto il capo dello Stato ha insistito sul concetto che bisogna pervenire a "una pace giusta e duratura che non sia fragile né transitoria ma che sia una soluzione basata sulle norme della carta dell'Onu, sul diritto internazionale e che sia accettata dalle due parti".

Mattarella, naturale rafforzare la difesa europea

L'idea dell'Ue che "è necessario rafforzare la difesa europea è uno sviluppo abbastanza naturale dell'integrazione europea che si è sviluppata in questi decenni", ha ribadito il capo dello Stato. Rispondendo alla domanda della cronista sui lavori in corso a Bruxelles per cercare di costruire una difesa Ue, Mattarella ha spiegato come "si avverte in Europa una preoccupazione, soprattutto, da parte dei Paesi europei del centro - nord e al confine con la Russia, per cui è necessario rafforzare la difesa europea". Il capo dello Stato ha anche evocato a più riprese che "una soluzione di pace per l'Ucraina deve evidentemente accompagnarsi a garanzie di sicurezze perché è molto meno armata e potente della Russia". 

 

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Agi.it

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