Mattarella da Naruhito, un incontro di grande valore simbolico
- Postato il 4 marzo 2025
- Di Agi.it
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Mattarella da Naruhito, un incontro di grande valore simbolico
AGI - Non a tutti i capi di Stato stranieri è riservata l'accoglienza che oggi l'Imperatore Naruhito e l'Imperatrice Masako hanno specialmente concesso al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, capo di uno Stato amico del Giappone con cui - come ha ribadito ieri Mattarella - l'Italia intrattiene fitti rapporti diplomatici e culturali. Questa mattina, al secondo giorno di visita istituzionale nel Paese del Sol Levante, Mattarella, accompagnato dalla signora Laura, ha varcato la soglia della residenza privata del 'Sovrano Celeste' alle 11:30 locali.
Residenza che si trova all'interno di un vasto complesso, nel centralissimo quartiere Chiyoda di Tokyo, circondato dai famosi giardini giapponesi, e completamente ricostruito nel Dopoguerra. Qui sorgeva il Castello di Edo che per oltre 250 anni ha ospitato i potenti shogun rappresentando cosi' il fulcro politico del Giappone.
Poco resta di quella sacralità storica: la stessa residenza - spiegano gli addetti ai lavori - è adibita eminentemente a funzioni private e di rappresentanza. Ma l'Imperatore, che non appare più di due volte l'anno al pubblico affacciandosi dalla sua dimora, sicuramente riserva solo a pochissime grandi occasioni gli onori ricevuti dal capo del Quirinale.
Dopo i saluti formali della coppia imperiale, scanditi dalle regole del cerimoniale, Mattarella si è infatti intrattenuto in bilaterale con l'Imperatore Naruhito per allocuzioni che, alla luce del particolare ruolo del monarca giapponese, che è simbolo dello Stato e dell'unità del popolo, sono segno di grandissima attenzione e rispetto nei confronti della delegazione italiana. Anche la colazione, successivamente organizzata nella residenza, è considerata una cortesia che va ben oltre all'atto dovuto.
Il presidente Mattarella, accompagnato dall'imperatrice Masako, è stato il primo ad accomodarsi a una tavola finemente apparecchiata e abbellita da composizioni floreali. Al tavolo, insieme ad alti dignitari di corte, anche il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, in rappresentanza del governo, l'ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, e l'ambasciatore giapponese in Italia, Suzuki Satoshi. A tavola, per partecipare alla colazione ricambiando la cortesia ricevuta dal Quirinale durante il loro viaggio a Roma nel 2016, anche il fratello dell'Imperatore e principe ereditario, Akishino, con la consorte. In quell'occasione, infatti, i principi visitarono il Palazzo del Quirinale ed ebbero modo di intrattenersi con il Presidente Mattarella, prima di incontrare l'ex premier Matteo Renzi.
Normalmente la residenza principale della famiglia imperiale non è aperta al pubblico e raramente accoglie i visitatori. Solo in due ricorrenze l'anno i giapponesi possono avvicinarsi e vedere la famiglia: in occasione dei festeggiamenti per il nuovo anno, il 2 gennaio, quando i giardini sono aperti al pubblico, e il 23 febbraio, nel giorno del compleanno dell'imperatore, quando la famiglia imperiale fa tre apparizioni e si può firmare il registro degli auguri.
Il "sovrano celeste" del Giappone
È dal 2009 che un Capo di Stato italiano non varca la soglia del Palazzo imperiale di Tokyo. Questo onore, accordato l'ultima volta a Giorgio Napolitano, è toccato questa mattina al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso dall'imperatore Naruhito e dalla consorte, l'Imperatrice Masako. Sono passati sedici anni e, benché il Giappone sia una potenza industriale globale lanciata nel mondo dell'high tech e dell'I.A., il rigido cerimoniale di corte - si apprende - non ha subito modifiche degne di nota.
Il sovrano celeste, traduzione letterale del suo titolo, è infatti più di un capo di Stato: per molti giapponesi resta una figura sovrannaturale e inaccessibile, nonostante l'ammissione pubblica di non discendenza divina diretta che l'imperatore Hirohito dovette sottoscrivere nel 1946, dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale (peraltro ricorrendo a terminologie e forme linguistiche tutt'oggi oggetto di interpretazioni contrastanti).
L'Imperatore non conosce autorità superiore e, per il fatto di appartenere a una dinastia che affonda le sue radici nel mito (la nascita del Giappone grazie al potere divino), incarna la misura stessa del tempo e della storia del Paese. Il progresso ha sicuramente contribuito ad appannare il mito di questa figura, ma non il simbolo che incarna: l'Imperatore è un sacerdote shintoista, custode dell'unità del popolo e del Paese, pur non essendone formalmente il capo. In particolare, Naruhito, molto rispettato e amato dal suo popolo, è in carica dal maggio del 2019 ed è il 126esimo imperatore del Giappone. Con la consorte, l'imperatrice Masako, ha sicuramente contribuito a rinnovare l'immagine imperiale: una laurea in storia con specialità conseguita ad Oxford, ama fare sport, viaggiare e conosce benissimo l'Europa.
L'imperatore, notoriamente, non esprime idee politiche, ma solo i valori della Costituzione: no ingerenze nella cosa pubblica ma è un elemento rispettato di unione, oltre a essere un propugnatore della pace nel mondo, dell'armonia e della collaborazione tra i popoli. Per il suo popolo la coppia imperiale, considerata l'ambasciatrice del Giappone nel mondo, resta un trait d'union tra il passato e il presente del Paese. Anche per questa ragione aveva fatto il giro del mondo la notizia, ad aprile dell'anno scorso, dello "sbarco" della famiglia imperiale su Instagram. Chi si aspettava una 'conversione' al glamour della più antica monarchia del mondo è stato tuttavia deluso: l'Agenzia della casa Imperiale del Giappone sui social network ha infatti mantenuto la sobrietà e la compostezza che l'ha sempre caratterizzata. In rete, si trovano infatti, solo foto 'posate' e composte della famiglia in occasioni ufficiali. Nulla, insomma, che possa prestare il fianco al gossip o a nuove velleità di apparire della famiglia, da sempre riservatissima.
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