Mattarella: “Auschwitz conseguenza di leggi razziste emanate anche dal fascismo. Ombre continuano a inquietare”

  • Postato il 28 gennaio 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla ‘soluzione finale’. Auschwitz rappresenta l’abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell’umanità”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione del “Giorno della memoria” al Quirinale davanti alle più alte cariche dello Stato, ha parlato della deriva che portò allo sterminio degli ebrei. E messo in guardia sui pericoli del nostro tempo. In sala era presente anche la senatrice a vita Liliana Segre, oltre alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al presidente del Senato Ignazio La Russa.

“Anche con la definitiva sconfitta del nazifascismo in Europa, con la ripresa delle democrazie, le ferite non si sono mai del tutto rimarginate”, ha detto ancora il capo dello Stato. “Era arrivata la liberazione. Ma ombre, parole e fantasmi continuarono – e continuano – a generare inquietudine. Sosteneva in quegli anni Primo Levi: ‘Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia’”. Parole che Mattarella ha voluto ricordare ancora per la loro attualità: “Cominciava un’era di libertà e di solidarietà, ma il suo avvio era accompagnato da non piena consapevolezza degli orrori più perversi degli anni della guerra, da dubbi sulle prime notizie, talvolta da incredulità rispetto a quanto era avvenuto nei campi nazisti. Lo sa bene chi è sopravvissuto a quella tragica e disumana esperienza”.

Il presidente della Repubblica ha quindi ribadito l’importanza della nostra Costituzione: “La sofferenza vostra e dei vostri cari”, ha detto, “così come il sacrificio dei tanti caduti per la libertà, hanno plasmato lo spirito e la forma della nostra Costituzione, che è nata – e vive – per cancellare i principi, le azioni, le parole d’ordine del cupo dominio nazifascista, di cui il sanguinoso conflitto mondiale e i campi di sterminio furono gli esiti crudeli e inevitabili”. Mattarella ha anche parlato degli attacchi ricevuti dalla senatrice a vita Liliana Segre: “E’ doloroso e inaccettabile che vi siano ignobili insulti razzisti alla senatrice Segre, su quei social media che sono nati come espressione di libertà e che rischiano invece, sovente, di diventare strumento di violenza e di negazione di diritti. Occorre mettervi un argine. Sono reati gravi, che vanno perseguiti a tutela della libertà e della giustizia”.

Quindi ha concluso: “Non cediamo allo sconforto. Abbiamo fiducia nel futuro dell’umanità, nella saggezza dei popoli, nella determinazione di tante donne e tanti uomini in grado di impedire con onestà e coraggio, che forze oscure possano prevalere sull’aspirazione naturale dell’umanità alla pace, alla giustizia, alla fratellanza. Ripetiamo allora anche noi, con particolare determinazione in questi nostri giorni, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle case e nelle piazze, quel grido forte e alto, che proviene, ogni giorno e per sempre, dal recinto di Auschwitz: ‘Mai più!‘”.

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Il Fatto Quotidiano

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