Mattarella applaude l'Italia femminile. Girelli in lacrime: "Ogni bambina ha il diritto di sognare". Gravina può respirare
- Postato il 24 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Una mattinata di orgoglio e riconoscimento al Quirinale. Dopo un percorso straordinario all’Europeo femminile, culminato con una semifinale combattuta fino all’ultimo istante, la Nazionale italiana femminile è stata accolta nella sala degli specchi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un momento solenne ma carico di emozione, in cui il Capo dello Stato ha voluto rendere omaggio alle Azzurre per l’impegno, il talento e il senso di appartenenza dimostrati in campo. Una cavalcata europea che ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi e scritto una nuova pagina importante nel movimento.
- Bonfiglio, le dichiarazioni del presidente del Coni
- Gravina: "Le azzurre sono il simbolo dell'Italia migliore"
- Soncin: "La nostra una campagna culturale, una speranza per le bambine"
- Girelli con le lacrime: "Abbiamo la consapevolezza di valere"
- Mattarella applaude l'Italia e lancia un bel messaggio
Bonfiglio, le dichiarazioni del presidente del Coni
Il neo presidente del Coni ha dato il via alla cerimonia: “Un mese fa sono stato eletto presidente e mai avrei pensato di essere qui dopo appena un mese. Sono venuto molte volte nelle cerimonie delle bandiere, ma oggi è molto importante. Avete dato un messaggio importante allo sport femminile, oltre 4 milioni di persone hanno seguito il vostro percorso. Da ex atleta mi sono emozionato, oggi siete una squadra da battere. Noi sportivi esprimiamo valori che devono essere d’esempio per tutti. Lo sport italiano ci renderà sempre più orgogliosi. Il nostro Paese ha bisogno di essere sempre protagonista, mai comparsa. E va fatto con entusiasmo, ricordandoci che siamo dei privilegiati. Presidente, la ringrazio tanto per questa ospitalità. Mi complimento con voi, ma non dedichiamoci neanche un minuto di riposo, siete forti. Mi complimento con lei Soncin per aver creato una squadra, così come la nostra. Ora dobbiamo andare ai Mondiali e alle Olimpiadi. Viva lo sport e viva l’Italia”.
Gravina: “Le azzurre sono il simbolo dell’Italia migliore”
Queste le dichiarazioni del presidente della Figc: “Per me è un grande privilegio rivolgere a lei presidente un sentito ringraziamento per averci accolti. Il suo invito rappresenta un riconoscimento istituzionale, ma anche un profondo messaggio d’attenzione verso il calcio femminile. Le ragazze che oggi sono qui davanti a lei rappresentano un’eccellenza sportiva, ma soprattutto incarnano valori come rispetto e orgoglio nell’indossare la maglia azzurra. Le azzurre sono il simbolo dell’Italia migliore, quella che non molla mai e si esalta tramite il lavoro quotidiano, che cade e si rialza grazie a una grande fratellanza. Come Federazione siamo orgogliosi nel valorizzare il calcio femminile fin dalle giovanili. Sappiamo quanto la vicinanza delle istituzioni sia fondamentale. Questa Nazionale è un modello vero in grado di ispirare le future generazione sempre più verso l’inclusione. Lo spirito di queste ragazze ha fatto breccia nel cuore degli italiani. Soncin è riuscito a valorizzare il loro feroce desiderio di affermazione. Viva lo sport, viva il calcio, viva l’Italia”.
Soncin: “La nostra una campagna culturale, una speranza per le bambine”
“Per me è un onore incontrarla, ringrazio per questa opportunità. Non vi nascondo la mia soddisfazione per aver regalato momenti di gioia in questo percorso in Svizzera. L’articolo 33 della Costituzione sottolinea l’importanza dello sport non solo come benessere fisico, ma anche educativo. Proprio per questo la delusione per aver sfiorato la finale, sta lasciando spazio all’orgoglio per il grande percorso di questo straordinario gruppo, che ha trasmesso grandi valori. In questo Europeo abbiamo sentito il cuore del Paese stringersi a noi. Abbiamo gioito intorno all’Italia. La nostra è stata una campagna culturale per il calcio delle donne, per dare speranza alle bambine che sognano di giocare a calcio. E sono sicuro che tanti genitori permetteranno alle loro figlie di seguire il loro sogno. Il movimento sta crescendo e le ragazze hanno dimostrato di poter toccare con mano un sogno che sembrava irrealizzabile” – ha spiegato il ct della Nazionale.
Girelli con le lacrime: “Abbiamo la consapevolezza di valere”
Colma di emozione e lacrime agli occhi, Girelli ha espresso il suo discorso: “Tornare oggi al Quirinale per noi è un onere immenso. Sei anni fa siamo arrivati qui con la sorpresa negli occhi, oggi abbiamo la consapevolezza di valere e di poter sognare in grande. La consapevolezza di portare sulle spalle più di una maglia e gli sguardi delle bambine che pensano che un giorno potranno essere loro qui. Siamo state a un minuto dalla finale, ma non è quel minuto a definirci. Oggi non raccontiamo una sconfitta, ma portiamo un messaggio che ci sta a cuore: lo sport è cultura, credere in un paese più sano. Il calcio femminile ha compiuto passi enormi ma ha ancora tanta fame, è una realtà che ha bisogno solo di fiducia. Ogni bambina che prende un pallone in mano ha il diritto di sognare come noi. Questo invito lo interpretiamo come un grande messaggio di rispetto e speriamo che questa fiamma che si è accesa non si spenga più”.
Mattarella applaude l’Italia e lancia un bel messaggio
Infine ha preso parola il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Vi ho chiesto di venire per ringraziarvi e farvi i complimenti. Avete svolto uno splendido Europeo e avete reso onore alla maglia e alla bandiera del nostro Paese. Lo sport è un elemento fondamentale della vita sociale. E l’avanguardia è data dalle atlete che trascinano ragazzi, bambine e bambini. Vi ho seguito, l’orario me lo consentiva. Ho visto tutte le vostre partite, è stato un percorso magnifico. Devo confidarvi che avevo predisposto tutto per raggiungervi a Basilea, ma dobbiamo evitare di rimanere prigionieri degli eventi che lo hanno impedito. Anche le norvegese hanno subito una cosa simile con il gol di Girelli.
Non fatevi catturare da questo aspetto, perché voi il vostro trofeo lo avete conquistato. Avete mandato un messaggio alla società del nostro paese. Sei anni fa quando ci siamo incontrati desideravo incoraggiare il calcio femminile e si è fatta tanta strada, ma di quell’incontro ricordo quello che ha detto Sara Gama che ha fatto riferimento all’articolo 3 della Costituzione, all’uguaglianza, alle pari opportunità. Per le donne è stato sempre più difficile, ma si sta superando questo muro. Ancora c’è strada da fare. Lo sport rafforza e consolida la vita sociale. Voi avete consolidato la realtà del vostro sport e questo è un contributo importante per lo nostro Paese per renderlo più giusto e consapevole“.