Mattarela: “Minacciare l’arma nucleare è un crimine contro l’umanità. Non è accettabile un mondo con pochi predestinati seduti a banchetto”

  • Postato il 12 dicembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Durante la cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il corpo diplomatico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato la necessità di riaffermare il controllo sugli armamenti. “Il controllo della corsa agli armamenti, in particolare di armi di distruzione definitiva, come quelle nucleari, aveva conosciuto risultati significativi. Nel contesto attuale, si rende necessario ribadire con forza che l’uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare un crimine contro l’umanità”.

Riguardo all’equilibrio internazionale, Mattarella ha osservato: “Viviamo in un’epoca nella quale l’ordine internazionale che conoscevamo vacilla, senza che si intraveda, nell’immediato, un’alternativa. Logiche di potenza e di sopraffazione cercano di prevalere mentre valori che credevamo affermati – la dignità della persona, i diritti umani, l’eguaglianza tra i popoli e gli Stati, la solidarietà – appaiono sovente accantonati”.

A questo ha aggiunto il rischio crescente dei mercenari: “Con il corollario del ritorno dei ‘soldati di ventura’, di mercenari chiamati a guerreggiare, per conto terzi, in Paesi lontani, senza motivazioni che non siano, appunto, quelle della prepotenza verso i civili e verso i Paesi meno strutturati a opporvisi, meno capaci di difendersi”.

Sull’idea di un nuovo ordine internazionale ha sottolineato: “Cosa è accaduto, cosa sta accadendo se protagonisti di primo piano del ‘vecchio’ ordine internazionale si propongono, con i loro comportamenti, di dare vita a un ‘nuovo ordine’, basato su sopraffazione con ogni mezzo, violenza, guerra, conquista, competizione tra gli Stati per l’accaparramento di risorse, tentando, così, di perpetuare diseguaglianze tra i popoli? Va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori intorno a cui costruire un ‘nuovo ordine'”.

Riguardo alla pace e alla sicurezza globale, Mattarella ha ricordato: “Il Decano, Nunzio Apostolico, ha ricordato l’alta esortazione di Papa Leone XIV per una pace disarmata. Sono la prevalenza del diritto, il rispetto delle regole che la comunità si è data, a scongiurare il conflitto. Era – e rimane – la speranza del mondo e, nei primi due decenni di questo millennio, pensavamo di poterla conseguire. Ma questa prospettiva è stata bruscamente dissolta poco meno di quattro anni fa”.

Riguardo ai conflitti attuali, ha denunciato l’invasione russa in Ucraina: “Il principio non può essere muovere guerra per fare la pace: è paradossale… Un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha, sciaguratamente, scelto di travolgere questo percorso…”.

Infine, sul ruolo dell’Europa e del Medio Oriente, Mattarella ha affermato: “La libera condivisione di principi e di norme non è una gabbia. È il quarto Natale di guerra per il popolo ucraino. Il pensiero è costantemente rivolto anche al destino dei popoli del Medio Oriente…”. E ancora: “L’auspicio più ampio resta quello di vedere affermarsi nella regione mediorientale pace e stabilità”.

“Non è accettabile – ha poi detto ancora –  un mondo con pochi predestinati seduti a banchetto e molti altri destinati a sperare di ricavarne alcune briciole”.

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Blitz

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