Matera, Santochirico: «Casa della cultura, sì a metà»
- Postato il 13 dicembre 2025
- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Matera, Santochirico: «Casa della cultura, sì a metà»

Il consigliere di Progetto Comune di Matera torna su “piano di gestione culturale” che manca: «Casa della cultura, sì a metà». Santochirico: «L’idea è condivisibile ma servirebbe programmazione più ampia su città».
«Sì all’idea di una Casa della cultura che anche noi stessi avevamo avanzato in campagna elettorale. Ma continua a mancare una complessiva programmazione delle scelte sui contenitori culturali della città. Il sindaco aveva chiesto 40mila euro in un emendamento all’assestamento di bilancio per l’affidamento di un un piano di gestione di cui però ancora non si vede nulla. E l’impressione è che si proceda in maniera sporadica e non con una visione d’insieme sulle scelte da fare anche in prospettiva del 2026».
Il consigliere comunale di Progetto Comune Enzo Santochirico commenta così la novità riguardante il lavoro in corso dell’Amministrazione Nicoletti per la creazione presso l’immobile di via Lazazzera di una Casa della cultura. Un percorso ancora in itinere ma su cui ci sono punti fermi come la sottolineatura della volontà di andare avanti contenuta all’interno del piano triennale delle opere pubbliche con 2,4 milioni di risorse che poi una volta completata l’attività progettuale si capirà se sono completamente o solo parzialmente sufficienti.
MATERA, LA CASA DELLA CULTURA E I RITARDI SUI PIANI DI GESTIONE
«In realtà siamo ormai alla fine di dicembre quindi sono passati diversi mesi dall’insediamento dell’Amministrazione ma dei piani di gestione dei contenitori culturali non si sa nulla. Non si hanno notizie delle funzioni e delle iniziative sull’utilizzo degli spazi, scelte che andrebbero fatte non in maniera sporadica e singola magari per individuare un utilizzo ad alcuni immobili ma in maniera concertata e complessiva in modo da fare scelte calzanti alle diverse necessità che ci sono. Servirebbe» continua ancora Santochirico, «l’elaborazione di un quadro complessivo di scelte che riguarda il sistema della città. Anche perchè altrimenti si corre il rischio concreto di avere poi dei problemi nell’individuazione di gestori in grado di voler davvero scegliere di gestire alcuni immobili. Penso ad esempio ad Mudeam su cui evidentemente ci sono dei problemi che non permettono ad oggi di avere un gestore vero e proprio di quella struttura e non si vede neanche la possibilità di una vera e propria soluzione nel breve periodo. E ci saranno altre strutture anche nei prossimi mesi a cominciare dal teatro Duni.
RICHIESTA DI TRASPARENZA E CHIAREZZA
In questo senso insisto che serve un quadro di maggiore chiarezza, di programmazione complessiva e di trasparenza sulle scelte che l’Amministrazione intende portare avanti e non decisioni estemporanee sia pur condivibili nella sostanza come nel caso della Casa della cultura. Sulla cui ubicazione poi si potrebbero anche trovare evidentemente soluzioni diverse» continua Santochirico. E la questione sollevata anche se il consigliere comunale la concentra evidentemente sul problema e il profilo culturale può estendersi evidentemente anche in antre direzioni: «basti pensare per esempio al piano strategico turistico di cui non si sa più nulla.
PROCEDERE A TENTONI E SENZA VISIONE
Si continua a procedere a tentoni e senza una visione generale di quelli che sono i contenitori culturali della città, le diverse esigenze e obiettivi che ci sono e dunque i relativi piani di gestione». Argomenti che sembrano destinati soprattutto nel prossimo futuro a diventare ancora di più di attualità ma che sollevano la questione più ampia della necessità di un ragionamento complessivo sugli obiettivi e gli spazi culturali che la città deve coprire e sulla modalità con la quale intende coprire e gestire questi spazi.
Il Quotidiano del Sud.
Matera, Santochirico: «Casa della cultura, sì a metà»