Massoneria, viaggio nella Calabria delle 100 logge irregolari

  • Postato il 15 giugno 2025
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Massoneria, viaggio nella Calabria delle 100 logge irregolari

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Tanta voglia di massoneria in Calabria, tra feticci e favori proliferano un centinaio di logge irregolari in aggiunta alle 96 regolari


C’è tanta voglia di massoneria in Calabria. Tanta voglia di segretezza. E tanta voglia di cene mistiche e agape solstiziali, di simboli identitari ridotti a feticci, di convivi in cui ci si raccoglie, forse, per promettersi reciproci favori. Talmente tanta, la massoneria che prolifera in Calabria, che ormai si è trasformata in farloccheria. Accanto alle quasi 100 logge (96 per l’esattezza) che il Quotidiano ha già conteggiato, riconducibili alle due obbedienze principali, il GOI (Grande Oriente d’Italia) e la GlrI (Gran loggia regolare d’Italia), le uniche che hanno il riconoscimento di regolarità della Gran loggia d’Inghilterra, ci sono (almeno) altrettante logge spurie. Cioè irregolari. Del resto, sono 121 le obbedienze massoniche in Italia (comprese le due “ufficiali”). E bisogna pure tenere conto della frattura intrapresa dal Goi con il Rito scozzese.

MAPPA PARALLELA

La mappa parallela, che il Quotidiano è ancora una volta in grado di proporre, non ha alcuna pretesa esaustiva. Basta essere in otto per dare vita a strutture che dalla massoneria ufficiale sono viste come il fumo negli occhi, perché non hanno nulla di elitario. Maestro venerabile, primo e secondo sorvegliante, oratore, segretario, diacono, copritore esterno e direttore di cerimonia. Ed è fatta. Nelle gallery dei siti che si possono esplorare si notano foto di gruppo davanti a torte con simboli massonici e  tavolate al ristorante. In posa uomini in grembiule coi volti per lo più pixellati e donne ritratte durante rituali indecifrabili per chi non è adepto. Ma quanti si riconoscono in mondi che si autoproclamano massoneria al di fuori di Goi e GlrI sono visti come paria dalla massoneria “ufficiale”.

INTERROGATIVI IN PIEDI

Mentre iniziamo questo viaggio nella Calabria delle logge spurie, un interrogativo rimbomba nel cervello. Lo stesso che ci accompagnava durante il tour nella massoneria ufficiale. Perché è così elevata la concentrazione di massoni in una regione con meno di due milioni di residenti e in fondo a tutti gli indicatori economici, ma che è la più popolosa d’Italia se si contano cappucci e grembiuli? Sullo sfondo, si aggiunge un altro interrogativo. Che cosa hanno a che fare i percorsi iniziatici che magari intende intraprendere chi si riconosce nei valori della libera muratoria con la gran massa delle circa 200 logge calabresi, tra regolari e irregolari? Logge, peraltro, spesso coperte. E intrecciate strutturalmente con la ‘ndrangheta, come hanno svelato numerose inchieste antimafia.

ACCADEMIA PITAGORICA

Il viaggio inizia da Crotone. La città di Pitagora, un titano del pensiero che più di ogni altro ha influenzato la storia del pensiero occidentale, secondo il grande Bertrand Russell. Ma nelle massime dei suoi Versi aurei si può cogliere tutto e il contrario di tutto. E allora perfino il fondatore della più antica Scuola filosofica può essere strumentalizzato. Accompagnati dalle inconfondibili note dell’Aria sulla quarta corda (Suite n. 3, BWV 1068) del sommo Bach, tra i massoni più famosi della storia, spesso strumentalizzato pure lui, si entra nel sito dell’Accademia pitagorica universale. Grafica pesante e contenuti protetti (elementi che caratterizzano la gran parte dei siti delle logge spurie in cui ci siamo imbattuti), la foto grande in apertura della home è un tempio inquadrato in varie angolature, con tanto di candelabri, colonne in stile magnogreco e scacchiera pavimentale. La sede legale è, ovviamente, a Crotone.

CRESCITA ESOTERICA

Dopo la fondazione, l’1 marzo 2017, della loggia La Melagrana, la «crescita esoterica» è stata talmente alta che sono nate le consorelle Pitagora, Schola italica, Filolao all’Oriente di Crotone Valle del Neto. Nel giro di sei anni si sono aggiunte Accademia Pitagorica Kroton, Accademia Pitagorica Skylletion con la loggia Libero pensiero all’Oriente di Catanzaro Valle del Corace e l’Accademia Pitagorica Metapontum con la loggia Schola italica all’Oriente di Metaponto Valle del Bradano. L’1 marzo (data ricorrente perché segna l’inizio dell’anno massonico) del 2023 nasce l’Accademia pitagorica universale e, “sotto i suoi auspici”, la Gran loggia pitagorica del Grande Oriente di Crotone Valle del Neto. Oggi l’Accademia è presente in otto regioni e logge Pitagora sono state fondate all’estero, in Francia, Congo, Romania, Brasile, Grecia. Dicono di essere una «realtà solida riconosciuta a livello internazionale». Ma i conoscitori più autentici di questo mondo ribattono che le logge spurie si riconoscono tra loro.

MASSONERIA, GRAN LOGGIA TRADIZIONALE

La Gran loggia tradizionale ha sede legale a Reggio Calabria, dove è presente con la loggia Francesco Bellantonio n. 21. Anche i numeri, a volte, sono una farloccheria, secondo gli esperti, perché non indicano una successione di più logge. In questo mondo la numerazione può rientrare tra le «mascherate», dice qualcuno. Così come le denominazioni.

OBBEDIENZA PIAZZA DEL GESÙ

Che c’azzecca, infatti, la sede legale di Cosenza con Il Grande Oriente italiano – Obbedienza Piazza del Gesù? Una obbedienza tra le più attive in Calabria. Presente a Cosenza, con la Gran loggia nazionale, la Gran loggia italiana scozzese femminile, la Camera XIV del Rito scozzese, la Nuova Federico 170. Insediata anche a Vibo Valentia, con la loggia Jerocades. A Catanzaro, con le logge Utopia, Nino Mancuso 254, D’Annunzio 245. Arriviamo a Crotone dove ci sono La Fenice e Hiram. Ma c’è anche una loggia a Gioia Tauro.

GRAN LOGGIA UNITA INDIPENDENTE

Ha sede legale sempre a Cosenza la Gran loggia unita indipendente Piazza del Gesù. Sembra una costante il riferimento a Piazza del Gesù, dove al civico 47, a Roma, aveva sede la Gran loggia degli Antichi liberi accettati muratori, la più vecchia obbedienza mista italiana. Ma siamo in Calabria. E le sedi sono a Cariati, dove la loggia è intitolata ad Antonio De Curtis, altro massone famoso; a Cosenza, dove c’è la Edward Eugene Stolper; a Crotone, dove c’è la Cagliostro.

SUPREMO CONSIGLIO

Altro nome altisonante è quello del Supremo Consiglio per l’Italia e sue Dipendenze. Folta la “regione massonica Calabria”. Le logge sono a Cosenza (Città del Sole, La Melagrana, Sfinge, Fratelli Bandiera, Figli del Silenzio, Vittorio Colao), ma anche a Trebisacce (De Curtis), Siderno (Antonio Annunziato Pipicella), Polistena (Carmelo Saltalamacchia), Vibo Valentia (I Figli di Agartha).

GRAN LOGGIA DELLE CALABRIE

Non siamo riusciti a individuare dove siano le sedi della Gran loggia autonoma delle Calabria. Ma la denominazione sembra rimandare a radici calabresi, oltre che ad una matrice autonomista. Molti dei siti esplorati hanno una sezione per i contatti. Eppure le risposte a mail e chiamate sono scarne, alla faccia di una tanto sbandierata operazione trasparenza.

GRAN LOGGIA D’ITALIA

La Gran loggia d’Italia Umsoi (Unione massonica di stretta osservanza iniziatica) ha soltanto due sedi in Italia. Una a Cagliari. L’altra è nella regione a più alta concentrazione massonica d’Italia, a Reggio Calabria, dove è attiva la loggia Armando Corona 17. Il nome è un omaggio all’ex gran maestro del Goi ed esponente del Partito sardo d’azione che espulse Licio Gelli dal consesso massonico per aver fondato la loggia segreta P2.

ORDINE MASSONICO MISTO

E veniamo all’Ordine massonico misto internazionale. La sede legale è a Milano, dove nelle logge si parla in dialetto calabrese. In Calabria le logge sono a Lamezia Terme (Paolo Ventura), Reggio Calabria (Athanor), Corigliano Rossano (Vitriol), Cosenza (Krathis).

LA SERENISSIMA

Radicata in Calabria anche la Serenissima gran loggia d’Italia. L’obbedienza ha logge a Reggio Calabria (Giustizia e Libertà n. 22), Locri (Lucifero n. 22), Crotone (Fratelli Bandiera n. 48), Catanzaro (Kipling n. 49).

ORDINE MASSONICO TRADIZIONALE

C’è anche l’Ordine massonico tradizionale italiano con sede legale a Roma. Anche questa una realtà molto articolata in Calabria, con logge a Cariati (Antonio de Curtis), Cosenza (Pi Greco, Averroé, Brettia, Fratelli Bandiera, Giulio Andreotti, XX Settembre), Crotone (Ipazia), Acri (Socrate), Corigliano Rossano (Hiram, Telesio, Mimmo Vitale), Lamezia Terme (Federico II), Palmi (de Curtis), Reggio Calabria (Horus, Liberté Chérie, Giordano Bruno), Trebisacce (Jonica 1945).

GRANDE ORIENTE INTERNAZIONALE

Non poteva mancare in Calabria il Grande Oriente internazionale. Tre logge, tutte a Cosenza (Logos, La Fenice, Minerva). Cosenza, insieme a Reggio, è sicuramente la più massonica delle città calabresi. Ma non scherzano né il capoluogo regionale Catanzaro né gli altri due capoluoghi di provincia, Vibo Valentia e Crotone.

ROSA CROCE

È attivo in Calabria anche l’Antico e mistico Ordine della Rosa Croce. Le sedi sono a Reggio ed Amantea. I rosacrociani si riuniscono in organismi locali molto attivi con conferenze e incontri pubblici.

LIBERI MURATORI

Terminiamo il tour in un mondo che ha poco di occulto a Crotone, dove avevamo iniziato, senza alcuna pretesa di esaustività, il nostro viaggio nella Calabria delle logge spurie. L’immagine in apertura del sito della Gran loggia nazionale dei liberi muratori d’Italia annuncia un viaggio verso la luce. Ma è impossibile accedere se non si è registrati ed è impossibile perfino inviare mail per contatti. Fino a poco tempo fa la loggia di Crotone della GlnlmI aveva sede in un condominio in centro.

LEGGI ANCHE: Massoneria, primato della Calabria: almeno 3500 “fratelli” e un centinaio di logge

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