Maschio Angioino gratis: parco archeologico e museo entro il 2026
- Postato il 24 agosto 2025
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- Di SiViaggia.it
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Il Maschio Angioino, da sempre icona architettonica e simbolo identitario della città di Napoli, è pronto a vivere una nuova stagione: entro la fine del 2026 il suo fossato e le aree circostanti si trasformeranno in un grande Parco Archeologico, gratuito e aperto a cittadini e turisti.
L’iniziativa, promossa dall’assessorato comunale alle Infrastrutture guidato da Edoardo Cosenza, non rappresenta solo un progetto di restauro, ma una vera operazione di valorizzazione urbana, in grado di connettere la storia millenaria della città con le esigenze del presente.
L’obiettivo è ambizioso: farne uno dei principali poli culturali del Mediterraneo, unendo la potenza narrativa delle pietre antiche con la modernità di un accesso libero e inclusivo.
Due spazi, un’unica narrazione storica
Il progetto si articola su due livelli complementari.
Da un lato ci sarà il Parco Archeologico all’aperto, dove sarà possibile passeggiare tra resti e mura che raccontano secoli di trasformazioni urbane, dall’epoca greca fino al Novecento.
Dall’altro lato prenderà forma la Galleria Museale di Piazza Municipio, integrata all’interno della stazione metropolitana, uno dei nodi più frequentati della città. Qui troveranno posto i reperti rinvenuti durante i lunghi scavi per la linea ferroviaria: ceramiche, maioliche, pezzi di cordame e cuoio che documentano la vita quotidiana nei secoli. La particolarità della Galleria sarà proprio la sua posizione, immersa nel flusso della mobilità urbana, capace di trasformare un passaggio obbligato in un viaggio nella memoria collettiva.
Le navi romane e la sfida dell’esposizione
Un capitolo suggestivo riguarda poi le quattro imbarcazioni di epoca romana emerse nel corso degli scavi. Due di esse, di dimensioni ridotte, sono già state restaurate e potrebbero presto essere mostrate al pubblico. Le altre due, di dimensioni molto più grandi, pongono invece complessi problemi logistici. La loro esposizione non è ancora certa, ma il solo ritrovamento rappresenta una testimonianza preziosa del legame millenario tra Napoli e il mare.
Intanto, oggetti più maneggevoli, come ancore e strumenti di bordo, sono destinati a essere collocati nelle bacheche della Galleria Museale, così da arricchire il percorso con frammenti tangibili di navigazioni antiche.
Un ascensore per collegare passato e presente
Tra le innovazioni strutturali previste dal progetto spicca anche l’installazione di un ascensore nel torrino di guardia del fossato del castello.
Grazie a un accordo con la Sovrintendenza, nascerà così la cosiddetta “uscita fossato”, un collegamento verticale che permetterà di integrare il parco archeologico con la stazione metropolitana lato porto. In questo modo sarà possibile muoversi senza soluzione di continuità dal sottosuolo fino al livello delle antiche fortificazioni, ritrovandosi immersi in un dialogo costante tra stratificazioni storiche e modernità urbana.
Le planimetrie storiche come chiave di lettura
A completare la narrazione del sito potrebbe arrivare un contributo documentale di grande interesse. Gaetano Bonelli, direttore del Museo di Napoli – Collezione Bonelli, ha proposto infatti di esporre planimetrie e tavole provenienti dall’archivio del Risanamento ottocentesco: si tratta di mappe che mostrano l’aspetto della piazza e delle fortificazioni alla fine del XIX secolo, e offrono un ulteriore livello di lettura. Il visitatore avrebbe così la possibilità di confrontare le rovine fisiche con la loro rappresentazione storica, grazie a un quadro stratificato che unisce archeologia, cartografia e memoria collettiva.
Investimenti e prospettive future
Il progetto di recupero del Maschio Angioino e della Galleria Museale è reso possibile da un articolato piano di finanziamenti. Fondi provenienti dal Ministero della Cultura si affiancano al sostegno della Città Metropolitana, che ha stanziato un milione e mezzo di euro per l’allestimento del percorso espositivo.
Non si tratta soltanto di un investimento in cultura, ma anche di una strategia di rilancio turistico ed economico per Napoli: offrire gratuitamente un itinerario museale di tale valore significa infatti ampliare l’accessibilità, attrarre nuovi flussi di visitatori e consolidare l’immagine della città come Capitale Europea della Cultura.