Martina Stella, da musa di Muccino a mamma single: “Mia figlia è una ribelle”
- Postato il 20 giugno 2025
- Di Panorama
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Martina Stella è la protagonista dell’ottava edizione del Filming Italy Sardegna Festival, in corso a Cagliari fino al 22 giugno. Durante l’incontro con la stampa, l’attrice ha ripercorso i suoi esordi nel mondo del cinema, ricordando il provino che nel 2000 le ha cambiato la vita grazie a L’ultimo bacio di Gabriele Muccino.
“Del provino con Muccino – ha raccontato – ricordo che ero molto tesa, ricordo l’imbarazzo. Lui mi ha presa subito, mi diceva di parlare nel mio toscano anche se il personaggio era romano, ha cercato di mettermi a mio agio, adrenalinico lo era poi sul set. Penso che quello sia stato un grande colpo di fortuna che mi ha dato molto, la possibilità di lavorare con grandi maestri in un’età in cui sei ancora in piena formazione anche a livello di personalità”.
Sul suo rapporto con il grande schermo, l’attrice spiega di non avere rimpianti: “Avere rimpianti alla mia età è esagerato, il cinema non è mai stato il mio pilastro, comunque è una parola che non mi piace. Sono fortunata, ho cominciato prestissimo, ho sempre cercato di fare tante cose, ho dedicato la giovinezza a questo lavoro. Poi sono diventata mamma e sono molto presente, Leonardo ha 3 anni e Ginevra 12, mi ha detto che non vuol più fare video sui social con me perché si vergogna, è un po’ ribelle come lo ero io”.
Un legame molto forte quello tra madre e figlia, che Stella aveva già raccontato a Vanity Fair: “Siamo cresciute insieme e, per forza di cose, lo sono diventata, anche se cerco di starci attenta. Vorrei essere una guida per lei, quindi mi sforzo di trovare dei limiti da non superare”. Con l’arrivo dell’adolescenza, però, Ginevra ha cominciato a chiedere più autonomia, portando la madre a rispettare i suoi spazi e rivedere alcune abitudini.
Nonostante gli impegni familiari, i progetti professionali non mancano: “Ho appena finito la prima a Torino al Teatro Alfieri di questo fantastico musical che è ‘Cantando sotto la pioggia’ con la direzione di Luciano Cannito. È un po’ il mio ritorno a teatro dopo molti anni. Io vengo da lì, la mia passione è sempre stata il teatro da quando ero ancora una bambina. Volevo affrontare questa sfida a livello professionale, perché Lina Lamont è il personaggio comico dello spettacolo, sentivo che era il personaggio giusto, era un po’ come tornare a casa, una cosa terapeutica”.
Nel corso della sua carriera, Stella rivendica la fortuna di non essersi mai trovata in situazioni spiacevoli: “Ci sono regole importanti da seguire. Intanto i provini vanno fatti in un ufficio di giorno dove in genere ci sono molte persone sul set. Gli agenti devono poi proteggerci, anche questo è necessario. In questo senso bisogna cercare di circondarsi di persone che siano in sintonia con te a livello umano. Sono stata anche fortunata forse perché ero così giovane e ho sempre avuto con me mia madre che, tra l’altro, per legge doveva essere sul set”.
L’attrice ha poi commentato la polemica scoppiata dopo le dichiarazioni di Matilda De Angelis in merito al premio condiviso ai Nastri d’argento come Miglior attrice non protagonista insieme a Elodie per il film Fuori di Mario Martone: “Quando togli la singolarità, togli la personalità, l’impegno, l’unicità, la particolarità. Per me è insensato dare un premio condiviso con un’altra persona”, aveva detto la De Angelis. Martina Stella ha risposto con diplomazia: “Ma è stato giusto così, fare film è un gioco di squadra”.