Mario Sechi: è caduto il bluff degli alieni dell'auto, ora Carlos Tavares lasci

  • Postato il 1 ottobre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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Mario Sechi: è caduto il bluff degli alieni dell'auto, ora Carlos Tavares lasci

In soli tre mesi Stellantis ha ribaltato le stime positive che aveva presentato nel giugno scorso e, a questo punto, bisogna chiedersi non cosa è successo da giugno a settembre, ma cosa è andato storto prima, perché le condizioni del mercato sono difficili (per tutti) da tempo. Perché Stellantis ha continuato a raccontare una realtà che non corrisponde a quella emersa ieri. Evocare le difficoltà del mercato in America e la concorrenza della Cina allunga le ombre sulla gestione, perché sono fattori noti da tempo, non un imprevisto. 

Messo il punto sul fatto che Sergio Marchionne è stato un eccezionale “game changer” del settore, va ribadito che Carlos Tavares è il suo indegno successore e va sostituito prima che sia troppo tardi. I guai di Stellantis sono del franco-portoghese nella gestione quotidiana, ma hanno un altro nome e cognome sulle scelte strategiche, quello di John Elkann e dei suoi soci, i francesi del gruppo Peugeot che sono stranieri in America e alieni in Italia. Il pianeta dell'auto è plasmato da due parole chiave: tecnologia e ideologia.

Gli abitanti sono stati presi in contropiede da una rivoluzione industriale studiata a tavolino e opposta alla Storia, piena di contraddizioni: gran parte dei manager prende per oro colato quello che dicono i consulenti che, spesso in pieno conflitto di interessi, consigliano soluzioni kamikaze che servono a far decollare i titoli dell'industria verde. La spinta verso l'auto elettrica serve a trascinare il settore delle batterie, delle colonnine per l'alimentazione, le risorse per l'adeguamento della rete di produzione, distribuzione e stoccaggio dell'energia. Tutto potenziato con gli anabolizzanti degli incentivi statali, il vero obiettivo dei costruttori che non ascoltano l'allarme dei concessionari e sottovalutano il fatto che quando scegli un'auto per il software e non per il motore, la carrozzeria e la sicurezza, finisce un'epoca, al buio.

Siamo nello scenario della crisi, descritta in modo mirabile da Antonio Gramsci: «La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati».

Marchionne illuminava le sue presentazioni agli investitori con le citazioni dei filosofi che amava, era un uomo duro nel negoziato, ma colto e ispirato nella visione del futuro, qui sta tutta la differenza con il buio del presente di Stellantis.

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Libero Quotidiano

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