Mario Balotelli si confessa: stoccata alla Nazionale, il consiglio a Lookman, il sogno Real, i figli e l'applauso a Doualla
- Postato il 11 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Alla soglia dei 35 anni, che compirà senza grandi festeggiamenti il prossimo 12 agosto, Mario Balotelli torna sotto i riflettori raccontandosi senza filtri in una lunga intervista. Dalla paternità alle prossime sfide, dai ricordi giovanili fino ai rimpianti con la maglia azzurra, SuperMario mostra un lato più maturo, ma non manca di rifilare qualche critica.
- Un Mario più maturo
- Il rapporto con i figli e l’attacco alle istituzioni
- Il sogno Real e la promessa a Enock
- L’accusa al calcio italiano
- Il rimpianto Nazionale
- Il consiglio a Lookman e l’applauso a Dualla
Un Mario più maturo
Non ci sarà nessuna festa particolare per il suo compleanno. Mario Balotelli per i suoi 35 anni chiede soltanto “salute per me e per i miei cari”. Una frase che riflette la maturità raggiunta dopo una vita con l’etichetta del bad boy cucita addosso: “Una volta vedevo tutto bianco o nero, ora sto imparando a cogliere le sfumature di grigio. Non è facilissimo, ma mi sto abituando”, ammette a La Gazzetta dello Sport.
Il rapporto con i figli e l’attacco alle istituzioni
Tra i temi che più sembrano toccarlo c’è certamente quello della paternità, con un chiaro affondo alle istituzioni: “Non mi è mai stato permesso di essere presente fino in fondo con i miei figli – racconta – e col tempo ho capito quanto sia meravigliosa questa responsabilità”. Con la figlia Pia il rapporto è migliorato, grazie alla disponibilità della madre, la showgirl Raffaella Fico. Più complessa, invece, la situazione con Lion: “Finché non cambiano certe leggi, sarà difficile…”.
Il sogno Real e la promessa a Enock
Tornando al calcio, Balotelli non si sbilancia sul futuro, ma confessa il suo grande sogno: “Giocare nel Real Madrid”. Tornando alla realtà, dopo l’amara esperienza al Genoa, SuperMario è in cerca di una squadra che gli possa davvero dare fiducia, magari per proseguire altri due o tre anni. La voglia poi di chiudere giocando insieme al fratello Enock, oggi al Vado, è vivissima “Gliel’ho promesso”.
L’accusa al calcio italiano
Sulla Serie A, Balotelli è critico: “Non la seguo, non mi aggiorno, ma in campo ci sono tanti atleti fisicamente imponenti e pochi che saltano l’uomo. Appena un ragazzino fa un tunnel viene messo in castigo. E poi l’Italia non ha attaccanti… certo, ai giovani non viene data continuità, si perdono tra prestiti e cambi di squadra”.
Il rimpianto Nazionale
Tornando alla sua carriera, Balotelli non nasconde come tra i rimpianti più grandi ci sia la Nazionale. Con 14 gol in azzurro, pari a un mostro sacro come Rivera, SuperMario sente che avrebbe potuto dare di più e non manca di attaccare: “Qualcuno non mi voleva. Se avessi avuto più chance, magari mi sarei avvicinato a Gigi Riva. Gattuso? Ce la metterà tutta, merita un mio in bocca al lupo”.
Il consiglio a Lookman e l’applauso a Dualla
Sulla vicenda Lookman, Balotelli è netto: “Vedo troppi commenti, ma se non si sanno le cose si rischia di dire inesattezze. Fossi stato in lui, però, non avrei cancellato le foto dai social. Vero che non esistono più bandiere ma penso che i tifosi meritino rispetto”.
Non manca un commento per l’impresa firmata da Kelly Doualla agli europei under 20: “Sono felice per lei e per questa nuova onda azzurra. Io rivendico la scelta dell’Italia per cuore e senso di appartenenza. Non mi piace chi con il doppio passaporto opta per la nazionale più forte… lo fa solo per calcolo”.