Marina di Gioiosa Jonica, estorsioni alla ricostruzione della scuola: due arresti
- Postato il 14 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Marina di Gioiosa Jonica, estorsioni alla ricostruzione della scuola: due arresti
Indagine antimafia a Marina di Gioiosa Jonica svela un sistema di estorsioni che mirava a controllare la ricostruzione di una scuola elementare. Due uomini arrestati per presunte pressioni e imposizioni all’impresa incaricata dei lavori.
MARINA DI GIOIOSA JONICA (REGGIO CALABRIA)- Due uomini sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza è stata emessa nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore della Repubblica Giuseppe Lombardo.
L’indagine ha permesso di far luce su un sistema estorsivo particolarmente aggressivo e strutturato. Allo stato il procedimento è in fase di indagini preliminari e fatte salve diverse valutazioni nelle fasi successive. Questo sistema ha cercato di estendere il proprio controllo anche su un’opera pubblica altamente simbolica: la ricostruzione di una scuola elementare nel comune di Marina di Gioiosa Jonica.
Le attività investigative condotte dai Carabinieri – e sviluppate con rigore e attenzione al dettaglio – hanno permesso di ricostruire un quadro inquietante. Tra il 2019 e il 2020, l’impresa incaricata dei lavori pubblici, secondo le risultanze investigative, sarebbe stata sottoposta a continue pressioni e condizionamenti da parte di un esponente di vertice di una nota consorteria mafiosa. Quest’ultimo avrebbe imposto la propria “autorità” su ogni aspetto dell’intervento edilizio.
“L’INGEGNERE”: LA FIGURA CHIAVE DELL’ESTORSIONI PER LA RICOSTRUZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE A MARINA DI GIOIOSA JONICA
Al centro della vicenda emerge una figura emblematica: “l’Ingegnere”, soprannome con cui spesso veniva evocata la figura dell’estorsore. Ogni decisione, ogni movimento del cantiere doveva passare dal suo benestare. Per garantire un controllo diretto, l’uomo aveva imposto l’assunzione di un proprio fiduciario all’interno della ditta. Da lì, ordini precisi venivano impartiti: noleggiare mezzi solo da fornitori “amici”, acquistare materiali da imprese compiacenti, muoversi sotto la sua supervisione costante.
Un copione noto nelle dinamiche mafiose, ma che si rinnova nella sua ferocia e capacità di infiltrazione, anche in opere simbolo come la ricostruzione di una scuola. “L’Ingegnere” avrebbe persino descritto quel sistema come una realtà ineludibile: a Marina di Gioiosa Jonica, secondo lui, non si poteva operare senza chinare il capo.
Il Quotidiano del Sud.
Marina di Gioiosa Jonica, estorsioni alla ricostruzione della scuola: due arresti