Marco Bonamico, addio al primo cestista italiano che avrebbe potuto andare in America
- Postato il 4 agosto 2025
- Di Panorama
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Per tutti era il Marine, soprannome che lo ha accompagnato per l’intera carriera. Uno dei giocatori di basket più talentuosi della storia del nostro movimento e, soprattutto, il primo “italiano americano” nel senso di cestista dotato di tutti i mezzi, fisici e tecnici, per attraversare l’Oceano e andare a fare fortuna negli Stati Uniti. Tutti, tranne la compiacenza di regolamenti che negli anni Settanta rendevano difficile la vita a chi nel Vecchio Continente puntava a sbarcare in America.
Marco Bonamico è morto. Aveva 68 anni compiuto nello scorso mese di gennaio e da tempo, seppure nella discrezione più assoluta, era malato. Una morte che ha gettato nel lutto l’intero movimento e non solo la sua Virtus Bologna, la squadra di mille battaglie con due scudetti – il primo, quello della storica stella nel 1976 -, due conquiste della Coppa Italia e centinaia di partite giocate sempre con il piglio del marine.
Bonamico è stato anche un pilastro della nazionale italiana in una delle sue epoche migliori. Argento olimpico a Mosca nel 1980 e poi oro nell’indimenticabile Europeo conquistato a Nantes nel 1983. Era l’età in cui le squadre italiane lottavano ai vertici d’Europa, conquistavano coppe e finali, rendevano il campionato di Serie A1 un luogo magico.
Da quella realtà e dalla Bologna delle Vu Nere, Bonamico avrebbe potuto spiccare il salto per sbarcare in America. Anno 1976, cercato (e firmato) da Duke e poi fermato dalle norme che impedivano di approdare di là essendo già stato professionista di qua. Nulla da fare. Una sliding doors che ha consegnato alla Virtus un giocatore leggendario e che ha rinviato di qualche decennio lo sbarco italiano nel basket degli States.
Chiusa la carriera in campo, Bonamico è stato mille cose. Dirigente, commentatore, presidente di Lega Due per provare a trasferire anche dietro la scrivania l’enorme empatia e competenza acquisita negli anni da protagonista sul parquet.
La morte di Bonamico, il cordoglio della Fip
La Federazione Italiana Pallacanestro ha salutato Marco Bonamico con un messaggio di cordoglio: “Ci ha lasciati nella notte il “Marine”, Marco Bonamico, uno dei più bravi giocatori italiani di tutti i tempi. Aveva 68 anni ed era ricoverato da più giorni all’ospedale di Bellaria. Ha lasciato un ricordo positivo come atleta e come uomo in ogni realtà che lo ha visto protagonista.
Il presidente FIP Giovanni Petrucci, commosso e colpito dalla notizia, a titolo personale e a nome della pallacanestro italiana, è vicino alla famiglia, alla signora Clara e alla figlia Elena, e ne condivide il cordoglio.
Marco Bonamico non era stato solo un top player, ma anche presidente GIBA e della Legadue e commentatore televisivo con la RAI: nel 2004 aveva commentato i Giochi Olimpici di Atene e la medaglia d’argento della Nazionale insieme a Franco Lauro.
Una carriera intensa la sua: due scudetti (in epoche diverse) con la Virtus Bologna, fra cui quello della stella nel 1984, due Coppe Italia, ma anche un’importante carriera in Nazionale (151 presenze e 777 punti) con l’Argento dei Giochi Olimpici di Mosca nel 1980 e l’Oro Europeo di Nantes.
Aveva giocato anche con Fortitudo Bologna, Mens Sana Siena, Olimpia Milano, Basket Napoli, Forlì e Udine. Aveva promosso la pallacanestro in tutte le forme e modalità. È stato un pioniere del 3X3″.