Manuela Caccioni (centro antiviolenza Mascherona): “Amira e le altre straniere. Ragazze più vulnerabili, prigioniere del silenzio”

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La responsabile della struttura di Genova: “Nelle case rifugio sono l’80%. Conoscono poco la lingua, subiscono il ricatto su figli, soldi e documenti” Continua a leggere...

Autore
Il Secolo XIX

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