Manovra, Landini: “Vertice a Chigi non sia semplice comunicazione”. E rilancia un intervento sulle grandi ricchezze

  • Postato il 8 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Siamo stati convocati dal governo per venerdì pomeriggio per il vertice sulla manovra. Abbiamo letto che è fissato un Cdm lunedì, dobbiamo verificare quali margini di discussione ci sono. Spero non avvenga ciò che è avvenuto negli anni passati, cioè che è una comunicazione, ‘diteci cosa pensate perché di trattative non se ne aprono’. Se non verranno accolte le nostre misure, saremo pronti alla mobilitazione”. A rivendicarlo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso di una conferenza sulla manovra.
“Bisogna fermare la folle corsa al riarmo. Nel prossimo triennio c’è un aumento di 23 miliardi della spesa per la difesa. Siamo nettamente contrari“, ha continuato il leader della Cgil, in conferenza stampa, ricordando come la manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma ha tra i temi ha anche “il sì alla pace e il no al riarmo. Lotta per lavoro, lotta per la pace, lotta per la democrazia non sono tra loro separate. Sono la stessa cosa”.
Landini ha poi rilanciato l’introduzione di una misura per la tassazione delle grandi ricchezze: “Un contributo di solidarietà dai ricchi, ossia da chi detiene più di 2 milioni e che rappresentano l’1% a vantaggio del 99%. Crediamo che sia sempre più urgente e necessario istituire un contributo di solidarietà dalle ricchezze piú grandi. Applicando l’ipotesi di aliquota effettiva ottimale dell’1,3% solo sull’1%, pari a circa 500mila contribuenti che detengono almeno 2 milioni di euro, si otterrebbe un gettito addizionale annuo di circa 26 miliardi di euro”.
“Si tratta di risorse fondamentali – ha proseguito – per finanziare e investire su sanità, istruzione, non autosufficienza, politiche abitative, sociali e di trasporto pubblico”. Secondo Landini, si tratterebbe “di una scelta compatibile con le nuove regole economiche europee che, pur nei vincoli del Patto di stabilità e crescita, prevedono la possibilità di aumentare la spesa per sostenere lavoro, salari, pensioni, welfare e investimenti, recuperando nuove entrate strutturali per il bilancio dello Stato”. E ancora: “La giustizia fiscale è la leva decisiva per sostenere un’agenda economica e sociale radicalmente alternativa al rigido programma di austerità e riarmo che oggi si sta portando avanti”.

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Il Fatto Quotidiano

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