Manovra, incontro Meloni-sindacati: Cgil e Uil le regalano un libro e una calcolatrice
- Postato il 11 novembre 2024
- Di Tgcom24
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Manovra, incontro Meloni-sindacati: Cgil e Uil le regalano un libro e una calcolatrice
All'inizio dell'incontro sulla Manovra a palazzo Chigi, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha regalato al premier Giorgia Meloni una calcolatrice e quello della Cgil, Maurizio Landini, il libro di Camus "L'uomo in rivolta". A quel punto il premier avrebbe chiesto al segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra: "E lei non mi ha portato niente?". Sbarra avrebbe risposto: "Noi non abbiamo portato gadget. Ci limiteremo a darle le nostre proposte per migliorare la politica di sviluppo di questo Paese".
La calcolatrice e i fondi per la Sanità La calcolatrice è stata "regalata" da Bombardieri in riferimento all'intervista del premier a "Porta a porta", dove Meloni ha usato l'app del suo cellulare per spiegare i conti della Manovra, ma dove è inciampata in qualche imprevisto, come lei stessa ha ammesso. "Dopo la confusione che ho fatto a 'Porta a porta' - ha detto infatti, parlando del capitolo Sanità -, sono contenta che Bombardieri mi abbia portato una calcolatrice, così potrà fare anche lui questo rapido calcolo".
Dieci miliardi in più in due anni E ha infatti spiegato: "Quando questo governo si è insediato, nel 2022, il Fondo sanitario nazionale era di 126 miliardi. Nel 2025 raggiungerà la cifra record di 136,5 miliardi. Questo vuol dire che in due anni il Fondo sanitario è aumentato di 10,5 miliardi di euro. Nel 2026 il Fondo crescerà ancora e arriverà a 140,6 miliardi. La spesa sanitaria non aumenta solamente in termini assoluti, ma anche come spesa pro-capite, anche tenendo conto dell'inflazione".
Rivolta sociale e coperture per la Manovra Il premier ha anche fatto riferimento alla "rivolta sociale", parlando delle coperture con cui sono finanziate le misure della Manovra: "Il ministro Giorgetti sarà più puntuale di me, ma io ci tengo a dire che la solidità, la credibilità e il coraggio di questo governo hanno consentito di poter far partecipare banche e assicurazioni alla copertura della legge di bilancio". E ha chiarito: "Si tratta di un grande cambiamento rispetto al passato, quando invece con la legge di bilancio si trovavano le risorse per sostenere banche e assicurazioni, e nessuno invocava la rivolta sociale".
"Crescita e conti in ordine" Meloni ha inoltre spiegato ai sindacati di aver "concentrato le risorse su alcune priorità fondamentali" tenendo "i conti in ordine e concentrandoci su una prospettiva di crescita" pur "nel contesto internazionale tutt'altro che facile. Un cambio di passo rispetto all'approccio che troppe volte abbiamo visto in passato, quando si è preferito adottare misure più utili a raccogliere consenso nell'immediato che a gettare le basi per una crescita duratura, scaricando il costo di quelle misure su chi sarebbe venuto dopo. Come noi, che raccogliamo la grave eredità di debiti che gravano come un macigno sui conti pubblici".
Irpef e scaglioni Il premier ha poi affrontato il nodo dell'intervento sull'Irpef, dicendo: "In materia di imposte viene reso strutturale il passaggio da quattro a tre aliquote Irpef, con l'accorpamento dei primi due scaglioni di reddito. E' chiaramente intenzione del governo intervenire anche sullo scaglione di reddito successivo. Questo dipenderà ovviamente dalle risorse che avremo a disposizione e che arriveranno anche alla chiusura del concordato preventivo".
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