Manovra da 30 miliardi, via libera del governo. Tra le misure i contributi dalle banche per la Sanità

  • Postato il 16 ottobre 2024
  • Economia
  • Di Blitz
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Il Consiglio dei ministri ha approvato martedì in tarda serata la terza manovra del governo Meloni con una settimana di anticipo rispetto al previsto. Nessuna sorpresa. Via libera a misure da circa 30 miliardi per il 2025. In sintesi: confermate le regole sulle pensioni e potenziate quelle destinate a chi sceglie di restare al lavoro. Più fringe benefit ai neo assunti che si trasferiscono a più di 100 km da casa. Inoltre, tagli del 5% alle spese dei ministeri, proroga al 2025 del 50% per le ristrutturazioni della prima casa. Punto saliente: dalle banche e assicurazioni previsti 3,5 miliardi per la Sanità. Sulle barricate le opposizioni. Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra, ha subito punzecchiato la premier Meloni: ”Non sarebbe interesse nazionale introdurre il salario minimo, mettere una imposta patrimoniale a livello europeo, pagare insegnanti e medici?”.

Il cuneo fiscale

È il termine evocato più volte nelle ultime settimane; un termine a cui è sensibile qualsiasi lavoratore. L’intenzione del governo, con questa manovra, è di rendere strutturali appunto il taglio del cuneo sulle retribuzioni fino a 35.000 euro e l’alleggerimento delle aliquote in modo da mettere circa 100 euro netti in più in busta paga. Aumento che diventerà permanente.

medici e infermieri a braccia conserte
Manovra da 30 miliardi, via libera del governo. Tra le misure i contributi dalle banche per la Sanità (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Più risorse alla Sanità

L’unico dicastero che esce con più risorse dalla manovra 2025 (gli altri ministeri dovranno tagliare i bilanci del 5%) è la Sanità. La dote messa in campo dal governo è di circa 3,5 miliardi che serviranno a finanziare il nuovo piano di assunzioni di medici e infermieri; e garantire, nello stesso tempo, retribuzioni più pesanti anche con l’introduzione di una Flat tax.

Carburanti, casa e fisco

Il piatto forte della manovra è rappresentato, come detto, dalla conferma, anche per il 2025, del taglio del cuneo contributivo di 7 punti per le retribuzioni vino a 25.000 euro lordi annui e di 6 punti fino a 35.000 euro. Misura che coinvolge circa 14 milioni di lavoratori dipendenti.

A proposito di tasse: contrariamente alle previsioni, nella manovra, non ci sono misure che riguardano benzina e diesel. Dunque carburanti salvi. Per quanto riguarda la casa ci saranno controlli più serrati per coloro che hanno usufruito dei bonus sulle ristrutturazioni edilizie e non hanno comunicato le eventuali variazioni relative alle rendite catastali.

Infine la famiglia: uno degli obiettivi sempre dichiarati dal ministro Giorgetti, è quello di recuperare risorse per favorire la natalità (bonus bebè) e la genitorialità. Allo studio un piano per aumentare le detrazioni per le spese legate ai figli come scuola, università e sport. Un altro target e la conferma del “bonus mamme” per le lavoratrici madri con almeno 2 figli. Ma è il bonus per i neonati la misura più convincente. Da verificare i contributi dalle banche.

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