Manovra da 18 miliardi, si tratta ancora su Irpef e contributo banche. Pace fiscale fino al 2023
- Postato il 15 ottobre 2025
- Economia
- Di Blitz
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Riduzione della seconda aliquota Irpef. Adeguamento dei salari al costo della vita. Superammortamento per le imprese. Proroga dei bonus edilizi. Revisione dell’Isee per escludere la prima casa. Risorse per la sanità e per le famiglie.
4,5 miliardi da banche e assicurazioni
a prossima legge di bilancio prende forma: conterrà interventi per circa 18 miliardi, due in più rispetto a quelli previsti inizialmente, con un contributo complessivo intorno ai 4,5 miliardi in arrivo da banche e assicurazioni.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti la illustra a grandi linee in consiglio dei ministri. Ma la partita non è ancora chiusa: i singoli interventi non sono definiti e le trattative sui dossier caldi, dalle pensioni allo sforzo delle banche, sono destinate a proseguire nei prossimi giorni.
Il testo finale dunque sarà sul tavolo di in un altro consiglio dei ministri, che si riunirà venerdì.
L’ultima ipotesi, a proposito di banche, prevede la riduzione dell’aliquota sulle somme messe a riserva per evitare la vecchia tassa sugli extraprofitti, ma non avrebbe incontrato il favore degli istituti.
Dal comitato esecutivo dell’Abi, riunito ieri sera, è arrivato l’ok all’unanimità a “proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali”, nella “stessa logica concordata lo scorso anno”: quindi nel solco dell’intervento sulle Dta, respingendo ipotesi di tassazioni straordinarie.
Una presa di posizione che risuona anche in Borsa, dove i titoli del comparto si muovono deboli per tutta la seduta. L’indicazione che emerge dal consiglio dei ministri quantifica in circa 4,5 miliardi il possibile contributo in arrivo dalle banche e delle assicurazioni: ma la trattativa, secondo le fonti, non sarebbe comunque ancora chiusa.
Sull’Irpef il comunicato del Mef non fa cenno alla fascia di reddito coinvolta dal taglio dei due punti della seconda aliquota Irpef, su rottamazione e pensioni il Mef si limita a chiarire che in manovra “saranno definite anche le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e quelle sulle pensioni (aspettativa di vita)”.
La pace fiscale, secondo fonti di governo, riguarderà tutto il 2023, escludendo coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
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