Manovra, arriva anche l’aumento delle sigarette: in media 15 centesimi in più per pacchetto dal 2026
- Postato il 20 ottobre 2025
- Speciale Legge Di Bilancio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Con la nuova legge di bilancio arriva puntuale l’aumento delle accise sul tabacco e prodotti sostitutivi. L’incremento interessa la quota fissa dell’accisa per unità di prodotto che sale da 29,5 euro per mille sigarette a 32 euro dal 2026, 35,5 euro nel 2027 e 38,5 euro dal 2028. Nel 2026 – stando alle sìimulazioni degli esperti di settore – il prezzo per pacchetto sarà quindi maggiorato di 15 centesimi, e poi 22 centesimi nel 2028. Resta da capire se, come già avvenuto occasione di precedenti aumenti, i produttori sceglieranno di “sterilizzare” momentaneamente l’incremento dell’accisa per poi ricaricare un importo maggiore tutto in una volta in un secondo momento.
Gli incrementi interessano anche il tabacco trinciato e i prodotti succedanei. Per il tabacco l’accisa passa da “euro 37 il chilogrammo convenzionale” a “per l’anno 2026, euro 47 il chilogrammo convenzionale, per l’anno 2027, euro 49 il chilogrammo convenzionale e, a decorrere dall’anno 2028, euro 51 il chilogrammo convenzionale”. Tradotto: per una busta da 30 grammi di tabacco dal 2026 si spenderanno 40 centesimi in più. L’aumento non risparmia i tabacchi da inalazione senza combustione. Per quest’ultimi le imposte oggi valgono il 39,5% delle accise che si pagherebbero su una quantità equivalente di sigarette, dal 2026 aumenterà fino al 40,5%, per toccare il 42% nl 2028. L’aggravio si aggira intorno a un 1,50 euro per i liquidi con nicotina e 1 euro per quelli senza.
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