Manifestazione contro il riarmo, il via sabato alle 14: il percorso e tutte le altre informazioni
- Postato il 18 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Proseguono i preparativi e vengono resi noti i dettagli della manifestazione nazionale #StopRearmEU che si terrà sabato 21 giugno a Roma. I promotori italiani della Campagna europea “Stop Rearm Europe”, Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia, fanno sapere che il corteo “NO a guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo” partirà alle 14 da Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) per concludersi al Colosseo. La manifestazione si tiene in occasione del vertice della Nato a L’Aja dove si discuterà sull’aumento della spesa militare al 5% del Pil degli Stati membri, mentre in Medio oriente continuano i conflitti su più fronti e le atrocità a Gaza.
Il corteo attraverserà Piazza di Porta San Paolo, Viale della Piramide Cestia, Piazza Albania, Viale Aventino, Piazza di Porta Capena e Via di San Gregorio, fino a raggiungere il Colosseo. I promotori fanno sapere che numerose organizzazioni si stanno mobilitando da tutta Italia per raggiungere con dei pullman la manifestazione di Roma e chiedono a chi voglia coordinarsi con loro di contattarle per facilitare lo spostamento verso la Capitale. Gli organizzatori invitano chi può a contribuire alle spese per organizzare i trasporti per abbassare i costi e aiutare la partecipazione, ricordando che si tratta di una mobilitazione auto-organizzata e auto-finanziata.
Sabato 21 farà caldo e i partecipanti sono invitati a portare degli ombrelli per ripararsi dal sole. Il corteo sarà aperto da un camion, che sarà seguito da due striscioni, e poi da un bandierone della pace e della Palestina. A un certo punto della manifestazione, non ancora specificato, gli organizzatori trasmetteranno alcuni minuti di suoni delle bombe su Gaza. L’audio è stato registrato nella Striscia dall’ingegnere del suono palestinese, Oussama Rima. Chi avrà camion o amplificatori dovrà coordinarsi per ritrasmettere lungo tutto il corteo l’audio dei bombardamenti. Anche le persone potranno aiutare a far sentire i suoni dei bombardamenti attraverso i loro telefoni.
Alla fine dei corteo, ci sarà un flash mob. I promotori lo definiscono un “die in”, durante il quale “tutti partecipanti saranno invitati a stendersi per terra con un sudario accompagnati dalla registrazione dei bombardamenti su Gaza, per rendere visibile, con i nostri corpi, il genocidio ancora in atto del popolo palestinese e la morte e la devastazione che portano tutte le guerre”, dicono i promotori. Si chiede infatti ai partecipanti di portare con sé un lenzuolo o qualcosa su cui stendersi.
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