Mangiavano cani e gatti, hanno votato Trump perché gli cambi il menù

  • Postato il 13 novembre 2024
  • Di Il Foglio
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Mangiavano cani e gatti, hanno votato Trump perché gli cambi il menù

È passata solo una settimana dalla vittoria di Trump, e già mi mancano le gaffe di Biden. Gli inciampi, gli svarioni, i fischi per fiaschi… Bei tempi! Lo abbiamo tanto preso in giro, quando invece Biden era l’unico lucido, è il resto degli americani a essersi rincoglionito. Ma i conti si fanno sempre e solo con la realtà. Quindi, cominciamo: cosa ci aspetta per i prossimi quattro anni? Partiamo dal pacifismo di Trump: il futuro presidente degli Stati Uniti come intende far finire la guerra in Ucraina? Facile immaginarlo: dando l’Ucraina a Putin, e prendendosi lui gli ucraini in Usa. Una volta lì, si sbarazzerà degli ucraini dandoli in pasto agli immigrati di Springfield. I quali, dopo essere stati accusati da Trump di mangiarsi cani e gatti, il giorno delle elezioni lo hanno votato in massa: segno che non solo Trump aveva ragione, ma anche che i diretti interessati si sono stufati di mangiarsi gli animali domestici, e hanno votato il repubblicano per avere da lui un cambio di menù. Saranno presto accontentati.

Veniamo ora alla crisi climatica, che come sappiamo è un’invenzione della sinistra, non c’è nessuna emergenza: come saranno gestiti dall’Amministrazione Trump uragani e sconvolgimenti vari? Innanzitutto, The Donald non ha mai fatto mistero di vedere nello scioglimento dei ghiacciai una grande opportunità balneare: i cittadini verranno incentivati alla creazione di spiagge private in salotto, con sgravi e bonus. Sdraio e lettini al posto di poltrone e divani, via i tappeti in favore di stuoie e asciugamani. Ovviamente, le case americane potranno essere allagate solo dagli Oceani, Atlantico e Pacifico. Sugli altri mari verranno imposti dei dazi, e se necessario verranno arginati con dei muri. Infatti il ritorno di Trump darà nuovo impulso al settore dei confini in muratura: torna il progetto di muro con il Messico, ma si parla anche di un ampliamento che dovrebbe prevedere un pavimento con la Nuova Zelanda e un contro-soffitto con Marte per proteggerci da eventuali invasioni aliene. La presidenza Trump intende porre fine anche al riscaldamento globale grazie a Musk, che con SpaceX installerà un’enorme condizionatore nello Spazio, puntato sulla Terra e fisso a 18°. Un grande passo per l’umanità, e un passo non così piccolo nemmeno per il tecnico che dovrà pulire il filtro una volta all’anno.

Come sappiamo, il presidente è negazionista anche dal punto di vista sanitario. Così come ha già telefonato a Putin, il tycoon intende trattare direttamente anche con la zika, la dengue, la malaria, ogni virus o forma influenzale: Trump non crede in Big Pharma, oltre che dalla Nato vuole uscire anche dalla comunità scientifica. È certo di poter fare affari d’oro anche con tutte queste malattie, o di poterne far fare agli eredi dei contagiati. Dal punto di vista economico, il dollaro verrà trasformato in una criptovaluta, così da avere un cambio favorevole con le monete di cioccolata e i soldi del Monopoly. E nei rapporti con l’Europa, Donald Trump sarà più diplomatico di quanto abbia fatto presagire: prima di sganciare l’atomica sul vecchio continente darà almeno un paio di giorni di preavviso. Quattro anni così passano in fretta. Il problema è che ci passano addosso.

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Il Foglio

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