Mangiare uova scadute: quali sono le conseguenze, i sintomi e i rimedi
- Postato il 9 novembre 2024
- Lifestyle
- Di Blitz
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Cosa succede se ci trova a mangiare delle uova scadute? Vediamo quali sono le possibili conseguenze sulla salute.
Le uova sono uno degli alimenti versatili con cui preparare tanti manicaretti, si usano in pratica per tutto, dai piatti salati ai dolci. Da mangiare semplicemente bollite o al tegamino, oppure da impiegare per ricette più elaborate, costituiscono un cibo nutrizionalmente valido per la dieta di ogni giorno.
Essendo un prodotto fresco, le uova non hanno una data di scadenza molto lunga. Infatti le indicazioni sono di mangiarle entro un paio di settimane dalla deposizione. Si possono mangiare uova scadute da pochi giorni, ma bisogna controllare che siano ancora commestibili e comunque in questo caso è sempre meglio passarle a cottura. Ad ogni modo portare in tavola uova scadute può essere rischioso. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Cosa succede se si mangiano uova scadute, quali possono essere le conseguenze
In genere è sempre bene mangiare le uova fresche entro la data di scadenza riportata sulla confezione o stampata su ogni singolo uovo perché il rischio principale di consumarle dopo tale data è legata alla contaminazione batterica che può provocare intossicazioni alimentari.
Infatti sulle uova, quindi sul guscio, può essere presente il batterio che causa la salmonellosi. Uova vecchie che sono state deposte da tanti giorni possono essere potenzialmente più nocive poiché i batteri possono aver avuto l’occasione di riprodursi in modo considerevole e di entrare all’interno del guscio. Il problema è parzialmente limitato dalla cottura, dato che la salmonella muore ad alte temperature. Quindi se proprio decidete di consumare le uova scadute non mangiatele crude.
Quali sono i rischi legati a una intossicazione di salmonellosi
Il batterio salmonella provoca la salmonellosi, un’infezione che interessa l’apparato gastrointestinale. Di solito i sintomi si manifestano entro tre giorni dal consumo di uova o altri prodotti contaminati e i sintomi principali sono dolori addominali, vomito e diarrea, in alcuni casi accompagnati da febbre, emicrania e dolori articolari.
In genere l’intossicazione si evolve e si conclude da sola, gli esperti indicano di non bloccare la diarrea poiché è il modo naturale che il corpo ha di eliminare i batteri. Si consiglia però di bere in modo da reintegrare i liquidi e i sali minerali persi, e di assumere fermenti lattici e probiotici.
Il trucco per capire se un uovo è da buttare
Se non siete convinti della bontà di un uovo c’è un modo per capire se è ancora commestibile, dato che rientra tra i cibi che si possono mangiare anche scaduti da pochi giorni, seppur va precisato che questo metodo non vi mostra se è contaminato dal batterio. Versate acqua in bicchiere abbastanza grande, immergete l’uovo all’interno e se lo vedete affondare e depositarsi sul fondo è ancora buono, se galleggia invece è da buttare.
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