Maneggio abusivo a Sestri Levante: scoperti sedici cavalli “detenuti” sotto un viadotto
- Postato il 28 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Sestri Levante. Un maneggio abusivo è stato scoperto in questi giorni a Sestri Levante sotto l’impalcato di un viadotto, con all’interno 16 cavalli. A fare la scoperta le guardie zoofile dell’Associazione nazionale Stop Animal Crimes Italia che hanno proceduto all’accertamento.
Il maneggio, che sorgeva in una posizione critica – con box “fatiscenti” nell’area sottostante una sopraelevata e in zona a rischio idrogeologico – deteneva anche “un cavallo sequestrato e affidato in custodia alla struttura due anni fa circa!”. La struttura è risultata “priva di qualsivoglia autorizzazione, sia sanitaria, edilizia e di altra natura (impianti elettrici, requisiti per la sicurezza, ecc..)”, pur essendo “aperta al pubblico per lezioni e passeggiate”, come si legge nella nota stampa della associazione, diffusa questa mattina insieme alle foto.
A seguito dell’accertamento, l’associazione ha inviato al Sindaco di Sestri Levante, massima autorità sanitaria locale, una “urgente relazione con richiesta di celere intervento con riferimento al divieto di ogni attività e soprattutto per la messa in sicurezza dei cavalli”. Contestualmente, è stata inoltrata una relazione all’Autorità Giudiziaria per capire “come mai una struttura così alla luce del sole e pubblicizzata sui social abbia agito indisturbata senza i prescritti requisiti di legge?”.
L’allarme abusivismo e il caso di Casarza Ligure
Il ritrovamento di Sestri Levante si inserisce in un contesto più ampio di “realtà illecite” nel genovese. Stop Animal Crimes Italia sottolinea che l'”abusivismo in tema di animali è aspetto illegale molto diffuso in Italia“, un fenomeno che spazia dagli allevamenti non autorizzati alle concentrazioni abusive di animali.
A Casarza Ligure, per esempio, le guardie zoofile, su “segnalazione di residenti per i continui e intensi abbai”, hanno scoperto “decine di cani di razza detenuti in box in cemento e modulari” in una vasta struttura. È stato accertato che gli animali erano detenuti “al buio (nessun impianto di illuminazione) e al freddo”.
L’intervento ha portato al deferimento della proprietaria e alla denuncia per “resistenza a pubblico ufficiale” di un’altra donna presente. L’Associazione è ora “in attesa dell’esito delle indagini da parte della Procura di Genova e di sapere se e quali provvedimenti abbia assunto il Comune di Casarza Ligure”.