Mancini, in Qatar l’ultima spiaggia: l’addio all’Italia è una maledizione, l’errore che non gli è stato perdonato

  • Postato il 13 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Roberto Mancini proverà a dare una nuova spinta alla sua carriera ripartendo dal Qatar: è il nuovo allenatore dell’Al-Sadd, il club più importante del paese. Per il Mancio si tratta dell’ultima spiaggia: l’addio all’Italia nell’estate del 2023 si è trasformato in una maledizione per l’ex c.t., che da allora ha collezionato flop e porte in faccia.

Mancini in Qatar: ricco contratto con l’Al-Sadd

Il campionato qatarino e la Champions League asiatica saranno le prossime sfide di Roberto Mancini, nuovo allenatore dell’Al-Sadd: la carriera del tecnico jesino riparte da un ricco contratto da 5 milioni di euro annui fino al 2028 con il club più importante del Qatar, che però non riesce a vincere un trofeo da quasi 15 anni. All’Al-Sadd Mancini porterà anche due collaboratori con un passato in serie A: l’ex attaccante Massimo Maccarone e Cesar, ex laterale di Inter e Lazio.

Mancini e la maledizione dell’addio all’Italia

Per Mancini il Qatar rappresenta l’ultima spiaggia, l’occasione di rilanciare una carriera su cui l’addio al ruolo di c.t. dell’Italia pare aver pesato in maniera gigantesca. Nell’agosto del 2023 il Mancio abbandonò la Nazionale – nel 2021 aveva vinto l’Europeo, prima di mancare la qualificazione ai Mondiali 2022 (la seconda consecutiva per l’Italia, ndr) – per accettare l’economicamente allettante proposta di diventare c.t. dell’Arabia Saudita: oggi, a oltre due anni di distanza, quella scelta si è trasformata in una maledizione per il tecnico jesino, che da allora ha inanellato solo grandi delusioni. D’altra parte lo stesso Mancini, in un’intervista risalente al novembre 2024, dichiarò di essersi pentito di aver abbandonato la Nazionale.

La delusione con l’Arabia Saudita

Anche perché l’avventura con l’Arabia si è esaurita prima del previsto, dopo uno solo dei 4 anni del contratto (a 25 milioni di euro di ingaggio annui) firmato con la federazione saudita. L’addio, tra l’altro, venne accompagnato da accuse e polemiche dopo l’uscita agli ottavi di Coppa d’Asia (contro la Corea del Sud di Jurgen Klinsmann) e i 5 punti su 12 raccolti nelle prime 4 partite delle qualificazioni mondiali: il Mancio venne accusato di aver snobbato l’Arabia e il suo calcio, oltre che di scarso feeling con tifosi e giocatori.

Le porte in faccia in serie A

E anche dopo la risoluzione del contratto con l’Arabia Saudita, nell’ottobre 2024, Mancini ha dovuto ingoiare diverse delusioni. A cominciare dalla Juventus, che prima gli preferì Igor Tudor dopo l’esonero di Thiago Motta e poi, in questa stagione, ha puntato Luciano Spalletti per sostituire l’allenatore croato. In mezzo, Mancini ha dovuto fare i conti con la retrocessione in serie C della Sampdoria, a cui aveva provato a dare una mano come consulente esterno: un verdetto poi cancellato solo dalla penalizzazione del Brescia e alla vittoria dei playout con la Salernitana.

Infine dall’estate a oggi il nome di Mancini è stato accostato a vari club, oltre alla Juventus, e non solo in serie A: alle voci sui contatti con Fiorentina e Atalanta si sono aggiunte anche quelle di un possibile ritorno a Manchester, ma sponda United. Alla fine, però, nessuno di questi club ha deciso di puntare sul Mancio. Che ora si prepara a ripartire dal Qatar con un incarico sicuramente ricco, ma certamente non così prestigioso.

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