Maltempo in Valbormida, Giampedrone: “Con 400 millimetri in 8 ore danni inevitabili, Regione pronta a fare la sua parte”

  • Postato il 22 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico settembre 2025

Valbormida. La Val Bormida torna a fare i conti con l’incubo dell’alluvione. Dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il territorio nelle scorse ore, tra frane, allagamenti e disagi, questa mattina sono arrivati a Cairo Montenotte gli assessori regionali Massimo Nicolò (Sanità) e Giacomo Raoul Giampedrone (Protezione Civile) per un sopralluogo nelle aree più colpite.

Ancora una volta ad essere colpito dal maltempo è stato l’ospedale di Cairo: “La situazione è tranquilla – ha spiegato Nicolò –. Sono state sospese soltanto le attività di dialisi e chirurgia, per consentire le verifiche sulla qualità dell’acqua e accertare che non ci siano state contaminazioni. L’unica nota meno positiva riguarda i letti spostati al piano interrato per realizzare l’ospedale di comunità, finiti sott’acqua: non dovrebbero però aver subito danni”.

L’assessore Giampedrone, invece, ha parlato dei ristori e dei fondi di Protezione Civile: “Solleciteremo il Dipartimento nazionale per far avere i ristori della fase 2 a chi ha subito danni nel 2024 e accelerare la presentazione delle richieste con un unico pacchetto, condiviso con la Val Fontanabuona, già flagellata lo scorso 2 settembre. Ho chiesto ai sindaci di velocizzare l’invio delle schede di somma urgenza e prima urgenza per il patrimonio pubblico, e i Comuni più colpiti – Cairo, Carcare, Giusvalla, Dego, Mallare e Pallare – dovranno presentarle entro dieci giorni”.

“C’è una computa dei danni molto significativa – ha aggiunto – con un evento che si ripete ad un anno di distanza e dei cittadini che si aspettano risposte importanti dallo Stato. Faremo di tutto per anticipare la seconda fase dell’evento dell’anno scorso. I sindaci hanno fatto tutto quello che potevano fare in somma urgenza e nelle valutazioni complessive direi che la risposta stata positiva, anche perché nessun si è fatto male. Certamente per un cittadino che ha patito un altro evento simile nel giro di 11 mesi il danno è ancora più grave. Con 400 millimetri in 8 ore, anche con tutti gli interventi complessivi, avrebbero comunque portato un danno a chi vive lambendo un alveo di un fiume piuttosto a chi lavora in un contesto simile“.

Ha concluso Giampedrone: “C’è da chiedersi 400 millimetri ripetuti nel giro di pochi mesi, che valutazioni possano comportare rispetto a quello che noi dovremmo andare a fare. Probabilmente non esiste un intervento che metta completamente in sicurezza quest’area, ma faremo tutto quello che è nelle nostre disponibilità per cecare di mitigare questo impatto che sta diventando sempre più negativo”.

 

Autore
Il Vostro Giornale

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