Maltempo in Valbormida, Bucci: “Siamo in ritardo ma ora investiremo nel fiume il denaro già stanziato”
- Postato il 23 settembre 2025
- Politica
- Di Il Vostro Giornale
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Valbormida. “L’allerta ha avuto pessimi effetti su cui dovremmo lavorare immediatamente per quanto riguarda la Valbormida. Io sono in contatto diretto con l’assessore Giampedrone e l’assessore Nicolò, che ieri, 22 settembre erano lì. Purtroppo non non ho potuto andarci io e non posso andarci neanche oggi perché ho questo impegno in Consiglio regionale e non posso mancare, però siamo assolutamente vicini a tutti”.
Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, interviene sull’ondata di maltempo che ha di nuovo messo in ginocchio la Valbormida e assicura l’impegno di accelerare i tempi non solo sulla fase emergenziale, ma per concretizzare l’intervento strutturale sull’asta del fiume.
“Capisco le lamentele delle persone, si aspettano grandi cose e hanno ragione a lamentarsi. So però che 400 millimetri di acqua in una notte in una zona sono una cosa assolutamente enorme a cui non siamo preparati, nemmeno con le tecnologie più moderne. Bisognerà studiare un piano come si deve per la Valbormida e io sono primo a volerlo fare. Nelle prossime settimane cominceremo subito ad assegnare i fondi, non solo quelli dell’emergenza, che ovviamente dovranno venire anche dallo Stato, ma soprattutto per un progetto concreto per la Valbormida. Siamo in ritardo, dovevamo farlo già sei mesi fa e purtroppo non siamo riusciti ad assegnare il budget. Adesso lo faremo perché è la priorità numero uno. Purtroppo da queste lezioni si impara. E non va bene, bisognerebbe imparare prima”, fa ammenda il Governatore.
Di questo piano del valore di nove milioni di euro ha parlato anche l’assessore alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone: “Abbiamo stanziato da programmazione regionale una somma cospicua per studiare la complicata asta del fiume Bormida, per dare il via ad un intervento strutturale importante che metta in completa sicurezza i punti più fragili ma anche per realizzare opere utili alla mitigazione del rischio idrogeologico. Nove milioni vanno spesi bene, non per le emergenze ma con un ordine di priorità, ascoltando i sindaci e il territorio in modo da armonizzare il piano dei lavori necessari e più urgenti“.