Maltempo ad Albenga, la Prefettura precisa: “L’intervento dell’esercito è a pagamento”

  • Postato il 17 settembre 2024
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  • Di Il Vostro Giornale
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esercito albenga

Albenga. Il Comune di Albenga dovrà pagare l’eventuale intervento dell’esercito. Lo precisa la Prefettura di Savona il giorno dopo l’approvazione, nel consiglio comunale di ieri sera, di una delibera per richiedere lo stato di calamità naturale e l’intervento dei militari “per rimuovere il materiale accumulatosi nell’alveo dei rii e dei canali presenti sulla piana durante l’evento alluvionale”.

L’intenzione di invocare l’intervento dell’esercito era stata annunciata dal sindaco Riccardo Tomatis già a ridosso dell’ondata di maltempo, e poi ribadita nei giorni successivi con una lettera al Prefetto. Una volontà che si è tradotta, ieri, nella delibera di richiesta.

Il documento, nonostante alcune polemiche in consiglio, è passato all’unanimità. E questa mattina infatti il presidente del consiglio comunale, Alberto Passino, ha annunciato l’inoltro della delibera “al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministero di Protezione Civile, al Ministero della Difesa e alla Regione”.

Poco dopo la Prefettura ha confermato di aver ricevuto la richiesta di intervento dell’esercito e di averla “inoltrata ai competenti Uffici militari per le valutazioni del caso“. Ma con un distinguo: “Al riguardo, si precisa che tali attività vengono svolte dal predetto Corpo a titolo oneroso, previe intese dirette con l’Ente locale interessato“.

L’arrivo dell’esercito, quindi, sarà subordinato all’accettazione, da parte del Comune di Albenga, di un “preventivo” da parte del corpo militare. I soldati infatti intervengono gratuitamente nei luoghi colpiti da disastri solo in casi eccezionali come una calamità naturale – che al momento per Albenga non è ancora stata dichiarata – e, solitamente, a ridosso dell’evento calamitoso.

L’ultima volta dell’Esercito ad Albenga (immagini in alto) è stata nel novembre 2014, quando, sempre a seguito di una alluvione, l’allora Prefetto Geraldina Basilicata accettò la richiesta del sindaco dell’epoca Giorgio Cangiano (oggi consigliere comunale).

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Il Vostro Giornale

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