"Mafia al Teatro San Carlo", arrivano le scuse del maestro Gardner
- Postato il 17 febbraio 2025
- Di Agi.it
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"Mafia al Teatro San Carlo", arrivano le scuse del maestro Gardner
AGI - "Desideriamo esprimere il nostro apprezzamento per le scuse del maestro Gardner e per le parole di stima nei confronti del coro del Teatro di San Carlo. Il nostro impegno quotidiano è volto a onorare la grande tradizione musicale del nostro teatro con dedizione, professionalità e passione. È proprio per questo che le dichiarazioni rilasciate in precedenza ci avevano profondamente colpiti. Tuttavia, accogliamo con rispetto e gratitudine la volontà di chiarire e rettificare quanto detto, riconoscendo il valore e il lavoro del nostro ensemble". Stephane Lissner, soprintendete del teatro San Carlo di Napoli, chiude così, con una nota, la querelle aperta qualche giorno fa dalla notizia che il coro sancarliano intendeva intraprendere un'azione legale contro il prestigioso quotidiano britannico The Times e il direttore della London Philarmonic Orchestra, Edward Gardner, per un passaggio in una intervista di questi di metà gennaio in cui il maestro aveva detto che "il coro del San Carlo è composto da due famiglie di mafia rivali".
Gardner, che al Massimo napoletano ha debuttato il 10 maggio dello scorso anno dirigendo un concerto della stagione sinfonica e poi dal 24 maggio le 4 repliche de 'Il Castello di Barbablù e La voce umana' per la stagione lirica, con il coro sancarliano hanno interagito una sola volta, a luglio del 2024, durante il festival di Ravello, senza problemi.
Cosa è successo
Secondo quanto ricostruito dall'AGI, a lui era stato raccontato da componenti del coro quanto era accaduto mesi prima, a gennaio, quando un diverbio in palcoscenico tra due coristi si era trasformato, una volta fuori dalle mura del teatro, in uno scontro fisico finito con un referto ospedaliero e un processo in corso, nonché un procedimento disciplinare senza però sanzioni, perché il fatto si era verificato al di fuori del San Carlo e nessun testimone. Già ieri sera tardi erano arrivate le scuse del maestro al coro e alla città.
"Desidero porgere le mie più sincere scuse agli Artisti del Coro del Teatro di San Carlo di Napoli per le mie recenti dichiarazioni rilasciate in un'intervista al The Times. Nutro profondo rispetto e sincera stima per il Coro e per ciascuno dei suoi componenti - aveva messo nero su bianco Gardner - poco prima del mio arrivo a Napoli sono stato informato di una rissa avvenuta tra due Artisti del Coro appena fuori dal Teatro, che aveva portato al ricovero in ospedale di uno di loro. La notizia mi aveva sorpreso molto. Tuttavia, non era assolutamente mia intenzione suggerire che il Coro avesse legami con la mafia, e sono ben lieto di ritirare questa affermazione. Eseguire insieme la Nona di Beethoven, la scorsa estate a Ravello, è stata un'esperienza significativa che ha messo in luce il talento, la dedizione e il duro lavoro di questa compagine artistica. Mi rammarico profondamente se le mie parole hanno lasciato intendere il contrario, perché ho avuto modo di constatare personalmente la professionalità e l'eccellenza di questo coro. Desidero ribadire quanto apprezzi e rispetti ciascuno dei suoi membri". In ogni caso, la direzione del teatro aveva provveduto a inviare al prefetto di Napoli, Michele di Bari, la lista completa dei componenti del coro, per le opportune verifiche.
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