Maduro sfida gli Stati Uniti: manovre militari e intesa con la Cina

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

Sale la tensione in America Latina. Mercoledì, il Venezuela ha avviato delle esercitazioni militari che, denominate “Sovereign Caribbean 200”, includono manovre terrestri, marittime e aeree. Secondo la Cnn, il regime di Nicolas Maduro ha mobilitato oltre 2.500 soldati nell’isola di La Orchila. Sono state inoltre dispiegate dodici navi militari e 22 aerei. Non solo. Il governo di Caracas ha anche esposto i suoi caccia di fabbricazione russa Sukhoi Su-30, che dispongono di missili antinave.

Il regime chavista ha giustificato questa mossa, presentandola come una risposta allo schieramento delle navi da guerra statunitensi, recentemente schierate al largo delle coste venezuelane. Un’operazione, quest’ultima, che, secondo Washington, è principalmente finalizzata a colpire il traffico di droga. Lunedì scorso, Donald Trump aveva annunciato che le forze statunitensi avevano condotto “un secondo attacco cinetico contro cartelli del narcotraffico e narcoterroristi” nell’area “di responsabilità di Southcom”. “L’attacco è avvenuto mentre questi narcoterroristi venezuelani, confermati, si trovavano in acque internazionali, trasportando narcotici illegali (un’arma mortale che avvelena gli americani!) diretti negli Stati Uniti”, aveva proseguito.

Stando al governo di Maduro, la pressione militare statunitense sarebbe in realtà finalizzata a provocare un cambio di regime a Caracas. È anche in tal senso che probabilmente il governo venezuelano sta sfoggiando i suoi aerei di fabbricazione russa: l’obiettivo è quello di dare a intendere che il regime non è isolato dal punto di vista internazionale. E qui veniamo a un nodo fondamentale nei rapporti tra Washington e Caracas. Al di là della questione della droga, la Casa Bianca teme soprattutto gli stretti legami che Maduro intrattiene con Pechino. Proprio mercoledì, il ministro degli Esteri venezuelano, Yvan Gil, ha incontrato l’ambasciatore cinese a Caracas, Lan Hu: nell’occasione, quest’ultimo ha riferito che la Repubblica popolare è “solidale” con il regime chavista contro Washington.

Non è del resto un mistero che, da quando è tornato presidente, Trump stia cercando di portare avanti una riedizione della Dottrina Monroe, volta ad arginare l’influenza di Pechino sull’America Latina. Ricordiamo che, alcuni mesi fa, Panama, a seguito delle pressioni di Washington, ha deciso di uscire dalla Belt and Road Initiative. Per comprendere appieno le attuali tensioni tra Stati Uniti e Venezuela bisogna quindi tener ben presenti i legami che Maduro sta rinsaldando con il Dragone.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti