Macron sfida Washington: la Francia convoca l’ambasciatore Usa dopo le accuse su antisemitismo e Palestina
- Postato il 25 agosto 2025
- Di Panorama
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Emmanuel Macron ci ha preso gusto. Dopo aver fatto altrettanto con quello italiano pochi giorni fa, il ministero degli Esteri francese ha convocato l’ambasciatore statunitense a Parigi, Charles Kushner, per protestare contro una sua lettera aperta in cui, domenica sera, aveva accusato la Francia di non aver fatto abbastanza per contrastare l’antisemitismo. Una tesi, quella di Kushner, che Parigi ha definito “inaccettabile”.
Nella sua missiva, l’ambasciatore statunitense, che è anche consuocero di Donald Trump, ha, in particolare, criticato l’intenzione francese di riconoscere lo Stato palestinese il mese prossimo. “Le dichiarazioni pubbliche che fanno la paternale a Israele e i gesti a favore del riconoscimento di uno Stato palestinese incoraggiano gli estremisti, alimentano la violenza e mettono in pericolo la vita degli ebrei in Francia”, ha scritto Kushner, per poi esortare Macron “ad agire con decisione: applicare le leggi sui crimini d’odio senza eccezioni, garantire la sicurezza delle scuole, delle sinagoghe e delle aziende ebraiche e abbandonare le misure che legittimano Hamas e i suoi alleati”. Dichiarazioni, quelle di Kushner, che, domenica sera, hanno ottenuto l’endorsement del portavoce del Dipartimento di Stato americano,Tommy Pigott. “L’ambasciatore Kushner è il nostro rappresentante del governo degli Stati Uniti in Francia e sta svolgendo un ottimo lavoro nel promuovere i nostri interessi nazionali in tale ruolo”, ha dichiarato.
L’annuncio francese di voler riconoscere lo Stato palestinese aveva già creato delle fibrillazioni tra Parigi e Washington nelle scorse settimane. “Gli Stati Uniti respingono fermamente il piano Emmanuel Macron di riconoscere uno Stato palestinese all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questa decisione sconsiderata non fa che alimentare la propaganda di Hamas e ostacola la pace”, aveva affermato il segretario di Stato americano, Marco Rubio, a fine luglio. Non solo. A inizio agosto, lo stesso Rubio aveva anche accusato Macron di aver fatto deragliare le trattative con Hamas, rendendo nota la sua intenzione di riconoscere lo Stato palestinese. Del resto, al di là della questione mediorientale, non è la prima volta che l’attuale presidente francese avvia turbolenze diplomatiche con Washington. Nel settembre 2021, Parigi richiamò il suo ambasciatore negli Stati Uniti per consultazioni, dopo che l’Australia aveva annullato un ordine di sottomarini di fabbricazione francese, per acquistarne altri di fabbricazioni americana e britannica.
È comunque a suo modo significativo che la convocazione di Kushner sia avvenuta subito dopo quella dell’ambasciatrice italiana, Emanuela D’Alessandro. Anche in quel caso, Parigi aveva parlato di commenti “inaccettabili”, riferendosi alle critiche di Matteo Salvini a Macron sul tema dell’eventuale dispiegamento di soldati europei in territorio ucraino. Al di là delle questioni contingenti, il presidente francese è in rotta con il governo Meloni proprio perché quest’ultimo gioca da sempre di sponda con Washington. Una linea che l’Eliseo non è disposta ad accettare: non è infatti un mistero che Parigi punti tutto sull’indebolimento delle relazioni transatlantiche, per cercare di rilanciare il ruolo della Francia in seno all’Ue tanto dal punto di vista politico che della difesa.
È in questo senso che va letta la volontà, espressa da Parigi, di riconoscere lo Stato palestinese, così come la linea dura che l’Eliseo ha promosso nelle trattative commerciali tra Bruxelles e Washington. La Francia mira anche a indebolire i legami tra l’industria della Difesa europea e quella statunitense. Non a caso, ha spinto affinché fosse inserita la clausola “Buy European” nel piano Readiness 2030: una circostanza che aveva irritato gli americani. D’altronde, fu proprio la filiera filofrancese a opporsi, in Italia, a un eventuale accordo tra Roma e Starlink: realtà, quest’ultima, che fa capo a un appaltatore del Pentagono, come SpaceX.