Macerata, assolto per gli abusi su una 17enne: “Lei aveva già avuto rapporti”

  • Postato il 21 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 3 Visualizzazioni

È tornato al centro dell’attenzione il caso di Macerata del 2022, in cui un uomo oggi trentunenne è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 17 anni. La vicenda è riemersa a poche ore dal verdetto d’appello atteso ad Ancona, ma a far discutere non è solo la decisione dei giudici, bensì un passaggio della sentenza: “Aveva già avuto rapporti, dunque era in condizione di immaginarsi i possibili sviluppi della situazione”.

Secondo il tribunale, la giovane avrebbe “accettato la proposta dell’amica di un’uscita in quattro” con due ragazzi “pressoché sconosciuti” e di appartarsi in auto, in un luogo isolato e poco illuminato. Durante la serata, l’amica e l’altro giovane erano scesi dal veicolo, mentre lei era rimasta sola con l’imputato, “accettando di accomodarsi sul sedile posteriore e di scambiarsi effusioni amorose con lui, senza manifestare contrarietà”.

La ragazza, invece, ha raccontato di essersi opposta al rapporto e di aver sporto denuncia proprio dopo quel rifiuto. I giudici hanno però osservato che, “per sua ammissione, la 17enne aveva già avuto rapporti sessuali completi e usava la pillola anticoncezionale”, dunque era “in condizione di immaginarsi gli sviluppi della situazione”.

Le motivazioni e l’attesa per l’appello

L’imputato ha sempre sostenuto che il rapporto fosse consenziente. Nella motivazione si legge: “Il collegio non ha negato che la persona offesa possa aver subito conseguenze psicologiche a seguito del rapporto, che sicuramente non era avvenuto secondo le sue aspettative e forse in maniera troppo fugace e priva di tatto”.

Il pubblico ministero e le parti civili, rappresentate dall’avvocato Fabio Maria Galiani, hanno presentato appello contro la sentenza, ritenendo che le argomentazioni dei giudici siano profondamente ingiuste e culturalmente retrograde. L’udienza davanti alla Corte d’appello di Ancona è prevista proprio in queste ore.

La frase sul passato sessuale della ragazza, intanto, ha acceso un dibattito nazionale sul modo in cui la giustizia italiana affronta i reati di violenza sessuale, soprattutto nei casi in cui il consenso è ambiguo o contestato.

Le reazioni politiche e la richiesta di una legge sul consenso

Le parole contenute nella sentenza hanno scatenato una rivolta politica, in particolare da parte dei parlamentari del Partito Democratico membri della Commissione Femminicidio — Cecilia D’Elia, Sara Ferrari, Filippo Sensi, Valeria Valente, Antonella Forattini e Valentina Ghio — che in una nota hanno dichiarato: “La sentenza choc del Tribunale di Macerata, che ha assolto in primo grado un giovane dallo stupro perché la ragazza non era vergine e quindi sapeva cosa l’aspettava, conferma che in Italia c’è assoluto bisogno di una legge sul consenso”.

Secondo i parlamentari dem, la decisione dei giudici lascia intendere che “appartarsi in auto” possa equivalere ad accettare un rapporto sessuale, un principio in aperto contrasto con la Convenzione di Istanbul, che stabilisce che il consenso deve essere esplicito, libero e revocabile in qualsiasi momento.

Alla Camera è già iniziato l’iter del disegno di legge a prima firma Laura Boldrini, che mira a introdurre nel codice penale la nozione di consenso esplicito. “La destra non ostacoli l’approvazione di una legge di civiltà — concludono i parlamentari — perché è una battaglia per la libertà e l’autodeterminazione delle donne, da condurre senza distinzioni politiche”.

L'articolo Macerata, assolto per gli abusi su una 17enne: “Lei aveva già avuto rapporti” proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti