“Ma questa domanda la fate a tutti?”: Federica Pellegrini si arrabbia non appena viene nominato Sinner

  • Postato il 16 luglio 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Sono molto contenta che Sinner abbia vinto. Ma voglio sapere se questa domanda la fate a qualsiasi sportivo che vedete in questo periodo”. È stizzita, visibilmente infastidita in volto Federica Pellegrini quando a margine dell’evento di presentazione delle medaglie per le Olimpiadi invernali MilanoCortina 2026 risponde a una domanda dei cronisti presenti su Jannik Sinner e la sua vittoria a Wimbledon. Il motivo è ovviamente legato a un’intervista della stessa ex nuotatrice ad aprile a Repubblica, quando parlando del caso Clostebol che ha riguardato il tennista italiano, ha risposto: “Sinner è stato trattato diversamente dal 99% degli altri atleti”.

Dichiarazioni che hanno fatto parlare molto nelle settimane successive, ma delle quali Federica Pellegrini non si è pentita. L’oro olimpico a Pechino 2008 ha poi continuato: “Ho parlato di lui mesi fa dicendo che secondo me non ha fatto nulla di volontario, poi voi avete messo insieme le cose. Io credo di essere libera di dare un’opinione a una gestione. Parlare di lui è un’altra roba. Non penso sia stato corretto mettere insieme le due cose”.

Le frasi di Federica Pellegrini su Sinner

Ma perché le è stata posta la domanda su Jannik Sinner? E perché lei ha risposto stizzita? Ad aprile l’ex nuotatrice italiana ha rilasciato un’intervista a Repubblica in cui ha parlato proprio del caso Clostebol e del numero uno al mondo nel tennis. “È stato trattato diversamente”, una delle frasi che fece tanto discutere. Scorretto, visti i fatti poi emersi: per Sinner, come per tutti gli altri atleti, è stata decisa la sospensione dell’attività agonistica dopo la sua positività a due controlli antidoping. Il tennista però ha presentato ricorso, fornendo subito le prove di una contaminazione involontaria: ricorso accettato. Non scontato, considerando che ci sono 48 ore di tempo per fornire le prove. E Sinner le aveva, perché il suo staff ha subito capito quale fosse l’origine della contaminazione.

Federica Pellegrini aveva poi dichiarato: “non è che se il mio fisioterapista si beve una birra e investe qualcuno è colpa mia, ma diventa una mia responsabilità se il fisio usa una crema su di me e poi io risulto positivo”. Anche in questo caso, l’affermazione è errata. Perché la crema in questione non è stata applicata sul corpo di Sinner, ma sul dito del fisioterapista che ha poi trattato il tennista.

“Un caso anomalo, visto che la sospensione è arrivata soltanto dopo i ricorsi della Wada”, aveva infine detto Pellegrini insinuando un trattamento di favore. Sbagliato, anzi. Sinner era stato messo alla gogna per mesi e alla fine condannato dopo il ricorso Wada, ente che solitamente non interviene in questi casi.

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Il Fatto Quotidiano

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