M5S, seconda giornata di Nova con l’incognita Grillo. Arriva Wagenknecht. Alle 15 si chiude il voto sui quesiti, poi Conte darà i risultati

  • Postato il 24 novembre 2024
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sono iniziati poco dopo le 10:30 a Roma gli appuntamenti della seconda giornata di Nova, evento conclusivo dell’assemblea costituente del M5s. Anche domenica sono migliaia gli iscritti che affollano il Palazzo dei Congressi di Roma. Il quorum nelle votazioni sui quesiti online è stato raggiunto sabato pomeriggio, oggi si sapranno i risultati definitivi. Poi ci sarà il discorso finale del leader Giuseppe Conte che comunicherà l’esito, da cui potrebbero derivare modifiche sostanziali allo Statuto del Movimento. Si deciderà tra il resto se diminuire i poteri o cancellare il ruolo del garante, se estendere il limite dei due mandati, come modificare nome e simbolo del M5s. Tra i quesiti non statutari, quelli che riguardano il posizionamento politico dei 5s e le alleanze. Resta l’incognita di un eventuale intervento o messaggio del fondatore Beppe Grillo, che finora non si è visto se non sulle magliette dei contestatori entrati in sala gridando “onestà” e “dimissioni”.

Dopo l’economista premio Nobel Joseph Stiglitz, intervenuto ieri, oggi sono in programma gli interventi della leader del partito BSW al Bundestag tedesco, Sahra Wagenknecht, dell’economista Jeffrey Sachs, dell’ex ministro Andrea Riccardi e di Marco Travaglio e Marcello Veneziani. Nei mesi scorsi Wagenknecht, ex esponente di punta della Linke, aveva provato a formare un gruppo insieme ai 5 Stelle al Parlamento europeo, tentativo fallito per mancanza di numeri.

Con i pentastellati la rossobruna condivide le posizioni sulla guerra in Ucraina, contro la Nato e sull’immigrazione, temi dei quali parlerà dal palco dell’assemblea romana. Parlando in collegamento dalla Turingia, dopo il saluto di Conte, ha ricordato che il conflitto “sarebbe potuto terminare nella primavera 2022 con i negoziati a Istanbul ma non si è voluto farlo” e ha aggiunto che per il suo partito la guerra deve finire con trattative diplomatiche e negoziati di pace e “non militarmente”, come invece sta avvenendo vista la “nuova escalation in seguito alla decisione di Joe Biden di attaccare nel profondo della Russia con razzi americani”. Col rischio di scatenare una guerra in tutta Europa.

Il primo incontro della giornata ha toccato invece il tema della legge sull’autonomia differenziata con i costituzionalisti Michele Ainis, Roberta Calvano e Massimo Villone. Poi è stata la volta di Tomaso Montanari, intervistato da Giulio Gambino, direttore di Tpi, che subito dopo ha moderato il panel sulla libertà d’informazione con Flavia Carlini, autrice, divulgatrice e attivista politica, e Giulia Innocenzi, giornalista d’inchiesta e regista.

L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi non è presente al Palazzo dei congressi ma per motivi di carattere strettamente personale: la madre è stata ricoverata in ospedale.

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