Lutezia svelata: la Parigi romana nascosta sotto i nostri piedi

Parigi non è stata costruita in un giorno. E nemmeno è sempre stata la scintillante Ville Lumière che conosciamo: molto tempo fa, prima dei boulevard haussmanniani e delle guglie gotiche, la capitale francese era conosciuta come Lutetia, una fiorente città gallo-romana affacciata sulla Senna. Un nome che oggi riecheggia come un’eco lontana, ma che torna a farsi sentire grazie alle scoperte archeologiche più recenti.

Proprio negli ultimi anni, nuove campagne di scavo hanno riportato alla luce testimonianze straordinarie del passato romano della città: resti di necropoli, anfiteatri, terme e fondamenta urbane ridisegnano il volto antico di Parigi e offrono ai visitatori l’occasione di un viaggio unico nel cuore di Lutezia.

Andiamo alla scoperta di una Parigi diversa, nascosta sotto le sue piazze, dentro i suoi musei e lungo le vie più silenziose.

Le tombe gallo-romane, silenziose custodi del tempo

Nel 14° arrondissement, all’incrocio tra Avenue de l’Observatoire e Boulevard de Port-Royal, un cantiere ha rivelato un tassello fondamentale della storia antica della capitale. Poco più di due anni fa, durante lavori di scavo, sono emerse quasi cinquanta tombe gallo-romane, risalenti al II secolo d.C. Un ritrovamento eccezionale, che riporta nel cuore della necropoli di Saint-Jacques, uno dei più vasti complessi funerari dell’antica Lutezia.

All’epoca, si trovava al margine meridionale della città romana, lontano dal centro abitato, secondo l’uso dell’epoca che voleva i morti separati dai vivi. L’intera necropoli si estendeva su oltre quattro ettari, ma la porzione scoperta di recente rappresenta uno dei segmenti meglio conservati.

Oggi le tombe sono testimonianze dirette della vita quotidiana, delle credenze e delle pratiche funerarie dell’epoca.

La cripta archeologica di Parigi, il sottosuolo che racconta

Ingresso alla Cripta Archeologica sotto Notre Dame di Parigi
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Ingresso alla Cripta Archeologica di Parigi

Proprio sotto il sagrato di Notre-Dame, laddove ogni giorno migliaia di turisti alzano lo sguardo verso le torri gotiche, la Parigi romana “sussurra dal sottosuolo”: infatti, è nella Crypte Archéologique de l’Île de la Cité che si cela uno dei più importanti tesori archeologici della città, uno spazio sospeso nel tempo, dove è possibile camminare tra i resti dell’antica Lutetia, protetti e custoditi sotto il cuore pulsante della capitale.

La cripta è il risultato di scavi condotti tra il 1965 e il 1972, ma è stata aperta al pubblico solo nel 1980. Da allora, il suo percorso espositivo racconta oltre duemila anni di storia urbana, dal primo insediamento gallo-romano all’evoluzione medievale, fino alla trasformazione voluta da Haussmann nel XIX secolo.

Scendere nella cripta è come aprire un libro di pietra: basamenti di edifici, strade lastricate, tracciati urbani per un modo unico di guardare Parigi da un’altra prospettiva, quella nascosta, profonda, silenziosa ma più viva che mai.

L’Arènes de Lutèce, l’anima spettacolare dell’antica città

Nel cuore del Quartiere Latino, al civico discreto di piazza Arènes de Lutèce, si cela una delle sorprese archeologiche meglio conservate di tutta Parigi: l’anfiteatro romano di Lutetia, costruito probabilmente nel I secolo d.C., emerge oggi come uno spazio verde di quiete, ma in passato era un luogo di rumore, applausi e sangue.

Poteva accogliere fino a 15.000 spettatori e ospitava rappresentazioni teatrali, combattimenti tra gladiatori e giochi pubblici. Oggi, tra i suoi gradoni in pietra, si vedono bambini giocare, studenti leggere, anziani passeggiare.

Passeggiare in silenzio, tra le arcate e la sabbia dell’arena, è un modo per sentire la vibrazione di una città che cambia, ma non dimentica, un frammento di Lutezia sopravvissuto alle rivoluzioni della Storia.

Le terme di Lutetia, un tuffo nell’antichità

Se c’è un luogo in cui il tempo si fa realtà, è senz’altro rappresentato dalle Thermes de Cluny: nel Quartiere Latino, proprio accanto al Museo del Medioevo, le antiche terme pubbliche gallo-romane raccontano di un’epoca in cui Parigi era un importante centro urbano dell’Impero Romano.

Costruite nel I secolo, erano un punto d’incontro, benessere e socialità per i cittadini di Lutezia. Oggi, integrate al Museo di Cluny, sono uno dei resti archeologici meglio conservati del Nord Europa. Le sale con le volte a botte, le piscine e le pavimentazioni sono ancora visibili, a testimonianza dell’ingegno architettonico dei Romani e il loro amore per la bellezza funzionale.

Autore
SiViaggia.it

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