L’uomo che si fingeva la madre morta: “Non l’ho fatto per la pensione ma perché non riuscivo a separarmi da lei”

  • Postato il 4 dicembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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L’ex infermiere cinquantaseienne di Borgo Virgilio sostiene di aver agito solo per continuare a “stare accanto” alla madre amata, anche dopo la sua morte. “L’amavo e non riuscivo a separarmi da lei”, ha fatto sapere attraverso il suo avvocato, Francesco Ferrari. Nega qualunque ruolo nel decesso dell’anziana e assicura che mai avrebbe potuto farle del male. Dice di provare “vergogna” e di voler restituire quanto percepito indebitamente, prima di “tornare nel silenzio”.

L’uomo, soprannominato “signor Doubtfire” per aver assunto le sembianze della madre morta da tre anni nel tentativo di rinnovarle la carta d’identità e continuare a riscuotere la pensione, aveva cambiato più volte albergo nel tentativo di evitare l’assedio mediatico. Poi la decisione di raccontare la propria versione: secondo il legale, il suo gesto non sarebbe stato motivato da interessi economici, ma dal rifiuto del distacco, fino alla scelta estrema di conservare in casa il corpo mummificato dell’anziana.
A far crollare la messinscena era stata l’impiegata dell’anagrafe, insospettita dal collo troppo massiccio, dalle rughe innaturali e dalla voce maschile. L’indagine del Comune e della polizia locale ha fatto emergere l’inganno in pochi giorni. La procura di Mantova procede per occultamento di cadavere, truffa, sostituzione di persona e falso. L’indagato ribadisce di aver agito da solo e di confidare «nell’umana comprensione».

 

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Blitz

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