L'Ue rinnova le sanzioni alla Russia. Fiducia nella nuova Siria 

  • Postato il 28 gennaio 2025
  • Di Agi.it
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L'Ue rinnova le sanzioni alla Russia. Fiducia nella nuova Siria 

AGI - I ministri degli Esteri dell'Unione europea, riuniti oggi a Bruxelles, hanno approvato la proroga di sei mesi delle sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina, vincendo le riserve dell'Ungheria che ha ottenuto garanzie per la fornitura energetica. Allo stesso tempo, i 27 hanno dato il via libera ad allentare - in modo progressivo e reversibile - le sanzioni contro la Siria per facilitarne la ricostruzione e per trasmettere un segnale di fiducia nei confronti della nuova amministrazione che finora si è mostrata affidabile agli occhi dell'Occidente.

 

Il Consiglio Affari esteri ha approvato inoltre la riattivazione della missione Ue a Rafah (Eubam) per facilitare il passaggio di feriti al valico con l'Egitto. Una missione - sostenuta dall'Italia per voce del ministro Antonio Tajani - che partirà a inizio febbraio e che vedrà la partecipazione dei carabinieri (con colleghi di Francia e Spagna). Fino a qualche ora prima della riunione dei ventisette capi degli Esteri, l'Ungheria continuava a minacciare di non approvare la proroga del quadro per le sanzioni contro Mosca, che scadeva a fine mese. Un veto pesante che rischiava di vanificare all'istante i quindici pacchetti di misure restrittive finora approvati e permettere alla Russia di tornare in possesso dei trecento miliardi di fondi congelati. Per accogliere le richieste del premier ungherese, Viktor Orban, la Commissione europea ha allegato alla decisione una dichiarazione in cui si impegna - insieme agli Stati membri - a contribuire a riparare, collegare e stabilizzare l'infrastruttura energetica dell'Ucraina in cui gli Stati membri, tra cui Ungheria e Slovacchia, hanno svolto un ruolo cruciale. La Commissione si è detta inoltre "pronta a proseguire le discussioni con l'Ucraina sulle forniture all'Europa attraverso il sistema di gasdotti in Ucraina, in linea con gli obblighi internazionali dell'Ucraina. In tale contesto, la Commissione è pronta ad associare l'Ungheria al processo (insieme alla Slovacchia)". Per diversi diplomatici, non si tratta di nulla di nuovo rispetto quanto già previsto e attuato. Sollecitata in merito durante la conferenza stampa seguita alla riunione, l'Alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue, Kaja Kallas, ha spiegato: "La dichiarazione è stata importante per l'Ungheria e questo è ciò che conta". 


E' stato più semplice invece allentare le sanzioni nei confronti della nuova Siria. O almeno tracciare la roadmap per alleviare le restrizioni. "Questo potrebbe dare una spinta all'economia siriana e aiutare il Paese a rimettersi in piedi. Ma nonostante puntiamo a muoverci velocemente, siamo anche pronti a invertire la rotta se la situazione dovesse peggiorare", ha evidenziato Kallas. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha annunciato che le prime misure a essere sospese saranno quelle che riguardano i settori dell'energia, dei trasporti e della finanza, "che attualmente ostacolano la stabilizzazione economica del Paese e l'avvio di una nuova fase del processo di ricostruzione".

 

I ministri hanno dato il via libera anche alla missione europea di assistenza al valico di Rafah. "Consentirà a un certo numero di feriti di lasciare Gaza e di ricevere cure mediche", ha affermato Kallas. Eubam Rafah era stata attivata nel 2005 per contribuire a monitorare il valico, ma fu sospesa due anni dopo quando Hamas prese il controllo della Striscia. "Abbiamo deciso di fare questa missione Eubam a Rafah, che secondo me è di grande importanza, anche simbolica: una presenza europea nel momento in cui c'è il cessate il fuoco per verificare il passaggio in quel valico", ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa al termine del Consiglio Esteri.

 

"Ci saranno i carabinieri italiani e la missione inizierà a breve. Mi auguro che possa, come probabile, esserci anche una presenza della polizia dell'Autorità nazionale palestinese che guarda caso è anche formata dai nostri carabinieri", ha proseguito Tajani. "Questo è già un passo avanti verso la seconda fase del cessate il fuoco, ma anche la dimostrazione che l'Europa puo' dare un contributo alla costruzione di una nuova stagione in Palestina", ha sottolineato. La missione - ha spiegato ancora il capo della Farnesina - dovrebbe prendere il via a giorni, "appena si formalizza la decisione. Si stanno addestrando tutti, anche gli stranieri, a Vicenza e dovrebbero partire con un aereo militare italiano". Oltre all'Italia, vi partecipano militari da Francia e Spagna. Il contingente - ha spiegato una fonte diplomatica - è limitato a una ventina di persone che opereranno al valico dalle 9 alle 17 per controllare il passaggio delle persone, dando priorità ovviamente ai feriti e ai loro famigliari. 

 

Damasco, "bene l'Ue sulle sanzioni. Lavoriamo per eliminarle"

Il capo della diplomazia della Siria ha accolto con favore la decisione dell'Unione Europea di alleggerire le sanzioni imposte al deposto regime di Bashar al-Assad. "Accogliamo con favore il passo positivo compiuto dall'Unione Europea di sospendere le sanzioni imposte alla Siria per un anno, con l'obiettivo di eliminarle definitivamente", ha dichiarato Assaad al-Chaibani su X. "Speriamo che questa decisione abbia un impatto positivo su tutti gli aspetti della vita quotidiana del popolo siriano e garantisca uno sviluppo sostenibile", ha aggiunto. 

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Agi.it

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