L'Ue e quelle leggi per i tempi di guerra

  • Postato il 7 marzo 2025
  • Di Agi.it
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L'Ue e quelle leggi per i tempi di guerra

AGI - L'articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e l'articolo 42.7 del Trattato dell'Ue rappresentano il quadro legale per affrontare i tempi più difficili per l'Unione europea. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha già annunciato il ricorso al 122 per il nuovo strumento di prestito comune da 150 miliardi di euro nell'ambito del piano ReArm Europe.

Permette una procedura accelerata: serve solo la maggioranza qualificata al Consiglio senza un voto al Parlamento europeo. L'articolo 42.7 è invece una specie di articolo 5 della Nato ma definisce la mutua difesa tra gli Stati membri dell'Ue. "Fatta salva ogni altra procedura prevista dai trattati, il Consiglio, su proposta della Commissione, può decidere, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, le misure adeguate alla situazione economica, in particolare qualora sorgano gravi difficoltà nell'approvvigionamento di determinati prodotti, in particolare nel settore dell'energia", è il primo comma dell'articolo 122. Il comma 2: "Qualora uno Stato membro si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo, il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un'assistenza finanziaria dell'Unione allo Stato membro interessato. Il presidente del Consiglio informa il Parlamento europeo in merito alla decisione presa".

La Commissione europea aveva già fatto ricorso al primo comma del 122 per l'introduzione delle misure di emergenza (tra cui il price cap e la tassazione degli extra profitti) per rispondere all'emergenza energetica dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Il secondo comma è stato invece la base per introdurre lo Sure (un prestito comune per permettere agli Stati di pagare la cassa integrazione durante il Covid) e il Mesf, il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria per rispondere alla crisi del debito sovrano nel 2010.

Negli anni l'art. 122 è servito anche come risposta a grandi inondazioni in Germania nel 2010, dell'esplosione di una centrale elettrica a Cipro nel 2011 e di atti terroristici della Spagna nel 2004. L'articolo 42.7 del Trattato dell'Ue definisce la mutua difesa: "Qualora uno Stato membro subisca un'aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri. Gli impegni e la cooperazione in questo settore rimangono conformi agli impegni assunti nell'ambito dell'Organizzazione del trattato del Nord-Atlantico che resta, per gli Stati che ne sono membri, il fondamento della loro difesa collettiva e l'istanza di attuazione della stessa".

La clausola 42.7 è stata attivata solo una volta, in seguito agli attentati terroristici del 13 novembre 2015 a Parigi. Era stata più volte evocata quando Svezia e Finlandia, non ancora membri della Nato, sentivano la minaccia d'invasione della parte della Russia. 

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Agi.it

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