Lotteria degli scontrini istantanea, dopo tre anni è tutto fermo. Mentre lo Stato lancia nuove riffe a pagamento

  • Postato il 1 dicembre 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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A più di tre anni dall’annuncio e oltre due anni dopo l’obbligo per gli esercenti di adeguare i registratori telematici, la lotteria degli scontrini istantanea è tuttora ferma. Le vincite immediate restano un miraggio, nonostante i circa 1,6 milioni di esercenti che si sono adeguati a un sistema mai attivato. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli conferma che anche nel 2025 non si è mosso nulla: “Allo stato attuale non vi sono aggiornamenti rispetto alle questioni di natura amministrativo-contabile già rappresentate”, fa sapere al fattoquotidiano.it.

La misura, pensata nel 2022 durante il governo Draghi per rilanciare la lotteria introdotta nel 2020 dal Piano Italia cashless per incentivare i pagamenti elettronici, prevedeva premi immediati da verificare tramite QR code stampato sullo scontrino e scansionabile con l’app Gioco Legale. Per consentirlo, a fine 2022 il governo di Giorgia Meloniche pure dall’opposizione aveva criticato duramente la riffa di Stato – aveva introdotto un credito d’imposta del 100% (fino a 50 euro) per aggiornare i registratori di cassa entro l’autunno 2023. Poco dopo l’Agenzia delle Entrate aveva richiamato i produttori degli apparecchi, che si occupano anche dell’aggiornamento dei programmi, avvertendo del rischio di sospensione o revoca dell’abilitazione in caso di mancato adeguamento.

Tutto inutile. Nel settembre 2023 era andata deserta la gara d’appalto per individuare l’operatore incaricato del pagamento immediato dei premi. La soluzione alternativa, affidare il servizio a Poste Italiane, è stata definita sulla carta, ma la convenzione non è mai stata finalizzata. Le risorse sono già stanziate nel bilancio del Mef, ma serve un fondo dedicato da istituire per legge. E il governo non l’ha previsto nelle ultime manovre o in altri provvedimenti.

Intanto l’Agenzia dei monopoli continua a lanciare altre lotterie istantanee: la settimana scorsa è stata per esempio indetta la nuova lotteria “2026“, con biglietti dal costo di 3 euro l’uno. Mentre la partecipazione alla versione ordinaria della lotteria degli scontrini continua a diminuire. I dati ufficiali mostrano che nei primi sei mesi del 2025 sono stati registrati 11,9 milioni di scontrini validi, contro i 12,95 milioni dello stesso periodo 2024 (-7,9%). Anche il numero di biglietti generati è in calo. Il livello di partecipazione, in partenza, era già piuttosto basso: nel 2023, a fronte di 6,3 milioni di codici lotteria attivati, solo circa 700mila utenti avevano effettivamente preso parte alle estrazioni.

La macchina delle estrazioni ordinarie però continua a funzionare: secondo i dati forniti da AdM, nel 2024 i premiati sono stati 916 per un totale di 36,9 milioni di euro (più 7,4 milioni andati agli esercenti). Nel 2025, fino all’ultima comunicazione disponibile, i premi risultano 735 e agli acquirenti sono andati in totale 25 milioni. Complice la spinta arrivata con la pandemia, i pagamenti digitali hanno nel frattempo superato anche in Italia quelli in contanti. Abbastanza da giustificare lo stop alla lotteria per manifesto raggiungimento dell’obiettivo? A decidere dovrebbe essere il governo, che però piuttosto che staccare la spina sembra intenzionato a lasciar cadere la misura nel dimenticatoio.

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