Lotta alla vespa velutina: nidi sorvegliati speciali e arpe elettriche per salvare le api
- Postato il 22 febbraio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Resta alta l’attenzione della Regione Liguria sulla vespa velutina, il temibile calabrone asiatico altamente invasivo che rappresenta una seria minaccia per api, alveari, la produzione di miele e la biodiversità del territorio.
Nei giorni scorsi il presidente di AlpaMiele, Andrea Casaretto e il presidente di Alpiliguria, Alberto Tognoni, hanno incontrato vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e alla Biodiversità, Alessandro Piana, per fare il punto sulla situazione e delineare le azioni di contrasto più efficaci.
Tra le strategie proposte dalla Regione, il potenziamento del monitoraggio dei nidi coinvolgendo apicoltori, enti di ricerca e cittadini, e della distruzione dei nidi e la promozione di strumenti di difesa passiva per gli apicoltori. Sarà inoltre intensificata la collaborazione con vigili del fuoco, protezione civile e associazioni apistiche per rendere più rapide ed efficaci le operazioni di neutralizzazione dei nidi.
“La Vespa velutina rappresenta una minaccia reale per l’apicoltura e per la biodiversità della Liguria, con ripercussioni anche sulla sicurezza pubblic – ha detto Alessandro Piana – Per questo, come Regione, siamo impegnati a mettere in campo soluzioni concrete. Nel nuovo programma di sviluppo rurale saranno stanziati ulteriori fondi per sostenere gli apicoltori nell’adozione di strumenti di protezione innovativi ed efficaci, come l’acquisto di arpe elettriche per alveari, che si sono dimostrate un metodo strategico per contrastare la predazione della vespa velutina, dando ottimi risultati nelle fasi di sperimentazione”.
Le arpe elettriche sono dispositivi costituiti da un telaio che tiene tesi dei fili elettrici scoperti su cui passa corrente, in grado di paralizzare le vespe.
Oltre a queste misure di supporto al settore apistico, sono previsti contributi di 50 euro per alveare nomade e 40 euro per alveare stanziale. La Liguria si conferma, inoltre, l’unica regione italiana dove è possibile presentare domanda per la misura ACA18 che consente di ottenere i fondi per gli alveari, su tutto il territorio, senza zone escluse, riconoscendo ufficialmente l’apicoltura come attività di particolare rilevanza per l’ecosistema e la biodiversità.
“Abbiamo già finanziato corsi di formazione e fornito dispositivi come tute e materiali necessari ai distruttori di nidi, oltre a strumenti di protezione per gli alveari – conclude Piana – e abbiamo chiesto al Ministero di rifinanziare e incrementare i fondi disponibili per la lotta contro questo insetto alieno. La Liguria si è dimostrata virtuosa nella gestione del problema: nel triennio 2022-2024 sono stati effettuati circa 5.000 interventi, a conferma dell’impegno costante della Regione per la tutela dell’apicoltura e della biodiversità”.