L’ossido di zinco protegge il riso dal caldo
- Postato il 9 novembre 2024
- Di Focus.it
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Le sempre più frequenti ondate di calore anomalo che colpiscono il nostro pianeta hanno effetti devastanti su tutti gli esseri viventi, e creano problemi pratici anche a noi umani. Prendete l'agricoltura: diversi studi recenti hanno dimostrato che il caldo estremo riduce la produttività delle piante di riso (quando non arriva direttamente a ucciderle), per questo si sta lavorando da anni per trovare un metodo per proteggere i raccolti. Uno studio pubblicato su PNAS ne suggerisce uno, che prevede l'utilizzo di nanoparticelle di ossido di zinco.. Sostanza tuttofare. Parte essenziale del metabolismo delle piante di riso, e utilizzato come fertilizzante per secoli in particolare dai contadini cinesi, l'ossido di zinco viene ormai utilizzato sotto forma di nanoparticelle, che sono abbastanza piccole da passare attraverso i pori delle foglie e arrivare al cuore della pianta.
Il team che ha condotto lo studio, composto da ricercatori americani e cinesi, ha voluto mettere alla prova un'altra ipotesi: è possibile che la stessa sostanza che aiuta il metabolismo delle piante possa anche proteggerle dal caldo? Per farlo hanno usato un metodo molto semplice: hanno spruzzato alcune piante di riso con una soluzione di nanoparticelle di ossido di zinco, e le hanno piazzate in una serra con temperature sempre più alte.. Più ossido, più riso. I risultati sono incoraggianti: le piante spruzzate di ossido di zinco hanno prodotto il 22% in più rispetto a quelle innaffiate con sola acqua. Non solo: il riso prodotto dalle piante "protette" si è rivelato essere più ricco di nutrienti. In un ulteriore esperimento, il team ha provato a usare la sostanza su piante mantenute a temperatura "normale": anche in questo caso, il riso arricchito di ossido di zinco ha prodotto di più di quanto abbiano fatto le piante non trattate.
Se questi risultati dovessero confermarsi anche in un contesto naturale, potremmo avere trovato una prima soluzione al problema delle ondate di calore e del loro impatto su uno dei raccolti più importanti al mondo..