"L'ora della rivendicazione": bacio della morte alla manifestazione di "Rep", c'è anche Fabio Fazio
- Postato il 14 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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"L'ora della rivendicazione": bacio della morte alla manifestazione di "Rep", c'è anche Fabio Fazio
"Sarà una piazza che pone delle domande e cerca di stringersi intorno a un sentimento europeo. Spero che i diversi si sopportino perché ci saranno tante idee diverse sul palco, ma tutte europeiste". Così Michele Serra, editorialista di Repubblica, ha commentato l'iniziativa da lui promossa per l'Europa che si svolgerà domani, sabato 15 marzo a Piazza del Popolo a Roma. Tantissimi ospiti illustri presenti alla manifestazione: si va da Jovanotti - che interverrà con un video messaggio - ad Antoni Scurati, per poi passare ad Antonio Albanese fino a Liliana Segre.
"È stato il sogno di un minuto quello di portare la sola bandiera europea. Superato lo sgomento si è parlato subito di portare le bandiere della pace, legittimo, come legittimo sarà portare quelle ucraine. Spero che quelle europee siano più numerose. Io spero che la manifestazione dimostri che esiste un'opinione pubblica democratica ed europeista che chiede di più a quella bandiera d'Europa. Mi piacerebbe trovarmi davanti una piazza mite, che non vuol dire debole, e riflessiva – ha proseguito Serra – Se si riuscisse a ristabilire l'elemento che anche il dubbio e la riflessione fanno parte della cultura europea sarebbe bello. E il clima per ora sembra positivo, le persone sembrano aver capito. E sarebbe bello se anche nel resto d'Europa ci fosse una reazione in questo senso", ha spiegato il giornalista di Repubblica.
Alla manifestazione ha aderito anche Fabio Fazio. Il conduttore di Che Tempo che Fa ha motivato così la sua scelta: "Finalmente è arrivato il momento di poter dire e rivendicare con orgoglio ‘siamo europei', siamo ‘noi' – è il messaggio del conduttore – Che vuol dire riconoscerci in quei valori di tolleranza, inclusione, libertà, pace, uguaglianza e democrazia, risultato di secoli a tratti drammatici e tragici, ma che oggi sono diventati valori non negoziabili”.
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