London Calling: 3 squadre in semifinale nelle coppe, la nuova capitale del calcio europeo è qui
- Postato il 18 aprile 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Tre squadre nelle semifinali delle coppe continentali: Londra, la metropoli europea per eccellenza, sta vivendo giorni da protagonista anche nel calcio. La capitale britannica non ha vinto nel suo insieme una quantità di campionati come l’area del Nord dell’Inghilterra – Manchester United, Manchester City, Liverpool ed Everton hanno conquistato 52 titoli -, ma ha scritto pagine importanti nella patria del football moderno. In campo internazionale, i quattro club più rappresentativi hanno sollevato 16 trofei: Chelsea (9), Tottenham (3), Arsenal e West Ham (2) in rigoroso ordine. Il Tottenham nel 1963 fu la prima squadra britannica a trionfare in Europa, mentre l’Arsenal è stata, nel 2006, la prima formazione di Londra a giocare una finale di Coppa dei Campioni/Champions: perse 2-1 nella finale di Parigi contro il Barcellona, ma i Gunners giocarono in dieci dal 18’ del primo tempo per l’espulsione del portiere Lehmann.
Il calcio a Londra è tante cose: storia – qui, nel 1863, nelle sale della Freemasons’ Tavern, furono codificate le regole del football -, cultura – fortissime le connessioni con pop star e letteratura, Febbre a 90° di Nick Hornby è un libro cult -, stadi – 11 impianti, Wembley compreso, hanno una capienza superiore ai 18 mila posti -, numeri – nel 2024-2027 ben 17 club in campo dalla Premier alla National League -, tradizione. Il Fulham, fondato nel 1879, è il team più antico. La sua casa, il Craven Cottage, sulle rive del Tamigi, fresco di ristrutturazione, è, nel suo stile vintage, l’impianto più affascinante del calcio britannico. Londra è anche puro romanticismo. L’area di Hackney Marshes, dove un tempo c’erano solo paludi, è l’habitat dei campionati della Sunday League, con 88 campi regolamentari. Ogni domenica, oltre cento partite vengono giocate da squadre amatoriali in diversi tornei locali. La Sunday League è una cosa seria: è stata il trampolino di calcio di diverse star, mentre, sul versante opposto, ha rappresentato il suggestivo tramonto di ex campioni.
La storia del football londinese passa anche attraverso la straordinaria rete della metropolitana, con le sue 11 linee, 272 stazioni e tre milioni di passeggeri trasportati ogni giorno. Nella Piccadilly Line, le fermate dei tifosi dei Gunners sono Holloway Road – con i suoi mitici scalini – e Arsenal. Il popolo del Chelsea sbarca allo stadio Stamford Bridge utilizzando la stazione di Fulham Broadway, lungo la District Line. Quelli del Fulham scendono due fermate dopo: Puntney Bridge. Seven Sisters, nella Victoria line, è lo storico riferimento del popolo del Tottenham: a quel punto, o sali sull’autobus, o percorri un paio di chilometri a piedi, lungo il vialone in cui trionfa la Londra multietnica. Dopo l’addio al Boley Ground e il trasloco allo stadio Olimpico, i fans del West Ham, affollano la Jubilee Line: l’ultima fermata, Stratford, è quella buona.
Le tre squadre nelle semifinali europee raccontano storie diverse. L’Arsenal, secondo in Premier, ritrova il penultimo atto della Champions dopo 16 anni. Mikel Arteta può fare quello che è sfuggito a Arsène Wenger e a suoi Invincibili, campioni d’Inghilterra e imbattuti nella stagione 2003-2004. La sfida contro il Psg di Luis Enrique oppone due capitali mondiali, da sempre fieramente rivali: Londra e Parigi, due ore e quindici minuti di viaggio in treno con l’Eurostar. Il Chelsea, pluridecorato all’estero grazie agli splendori dell’era Abramovich, ha avuto vita facile in Conference, tranne la sconfitta casalinga con il Legia Varsavia nel ritorno dei quarti (1-2): il 3-0 in Polonia ha forse rilassato troppo i Blues di Enzo Maresca.
Il Chelsea, per la cronaca, è l’unico club londinese ad aver vinto la Champions, l’ultima volta nel 2021, 1-0 sul Manchester City. Il Tottenham ha trovato nell’Europa League il salvavita di una pessima stagione, con l’attuale quindicesimo posto in campionato. In semifinale, affronterà il Bodo Glimt, reduce dalla storica qualificazione al penultimo atto di una coppa europea, traguardo mai raggiunto da una squadra norvegese: gli Spurs sono favoriti, ma dovranno gestire bene il match in trasferta. Londra vivrà queste sfide con il solito disincanto. In una metropoli di 8 milioni di abitanti, quello che accade a Nord può essere lontanissimo dal quadrante Sud. Londra ogni giorno ha migliaia di appuntamenti in agenda: musica, teatro, cinema, eventi, feste. Uno straordinario happening, di una città unica che neppure la Brexit è riuscita a piegare.
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