Lombardia, Pogacar riscrive il libro dei record: stacca tutti sul Passo di Ganda e firma uno storico pokerissimo
- Postato il 11 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

Due sono le certezze della vita: la morte e Tadej Pogacar che vince il Lombardia. Perché è indiscutibilmente il più forte, perché può permettersi anche di dare oltre tre minuti di vantaggio a un cliente scomodo come Quinn Simmons, tanto poi alla fine i conti lui sa che li farà tornare. E fa tutto come da copione: scatta sul Ganda, fa il vuoto, arriva solo soletto a Bergamo a godersi l’ennesimo capolavoro. È la terza gara che corre da bicampione del mondo, ed è la terza che vince. Raggiunge Coppi nel numero di Lombardia vinti, ma il “Campionissimo” non era riuscito a fare cinquina secca, una dietro l’altra. Tra un anno, statene certi, Tadej potrebbe restare solitario in vetta alla classifica del plurivincitori della classica delle foglie morte. Niente da fare per Ganna, autore di una delle prime azioni di giornata.
- Piano tattico rispettato: Evenepoel può solo inseguire
- Solo Merckx e De Vlaeminck hanno vinto più monumento
Piano tattico rispettato: Evenepoel può solo inseguire
Come previsto, è il Passo di Ganda a decidere le sorti della corsa: la UAE Team Emirates XRG l’affronta a velocità supersonica, con Majka (all’ultima corsa in carriera: anche Pogacar prima di scattare gli rende omaggio con una bella pacca sulla spalla) e Vine che aprono la strada allo scatto di Tadej Pogacar quando al traguardo mancano ancora 36 chilometri.
Simmons, che aveva attaccato la salita con oltre due minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori (era in fuga dal chilometro zero e se n’era sciroppati una quarantina scarsi da solo), viene ripreso un paio di chilometri più tardi: è una progressione inarrestabile quella dello sloveno, che capisce di essere semplicemente fuori portata per chiunque. Evenepoel ancora una volta deve alzare bandiera bianca all’istante: non prova nemmeno a seguire lo sloveno, chiede un cambio agli altri corridori rimasti impiccati dopo lo scatto del campione del mondo, ma Del Toro gioca perfettamente da stopper (finché ne ha, poi cede anche lui in pianura alla fatica) e inibisce l’azione del belga.
A quel punto c’è spazio solo per l’ennesima cavalcata di Tadej, che sul traguardo di Bergamo si prende tutto l’applauso del folto pubblico accorso per immortalare la foto da consegnare alla storia, con il quinto trionfo consecutivo nella classica delle foglie morte.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/cyclingontnt/status/1977013659143467454" profile_id="cyclingontnt" tweet_id="1977013659143467454"/]Solo Merckx e De Vlaeminck hanno vinto più monumento
L’ennesima dimostrazione di forza e superiorità dello sloveno serve per riscrivere il libro dei record: nessuno aveva mai conquistato 5 edizioni di una classica monumento consecutivamente, nessuno aveva mai chiuso sul podio tutte e 5 le monumento in una singola stagione (terzo alla Sanremo, secondo alla Roubaix (frenato da una caduta, altrimenti…) vincitore a Fiandre, Liegi e appunto Lombardia).
Con l’ennesimo trionfo sulle strade lombarde, Pogacar diventa il terzo corridore all time capace di vincere almeno 10 volte una monumento: De Vlaeminck è ormai distante una sola lunghezza, Merckx è un po’ più lontano a quota 19, ma di tempo per provare l’inseguimento in verità ce ne sarebbe ancora tanto, visto che parliamo di un 27enne. Che ha ribadito al mondo intero di essere un talento come non se ne vedono così di frequente, assiso già al rango di leggenda. Con questa fanno 108 vittorie in carriera, mentre la UAE raggiunge quota 93 in stagione. Numeri che fanno paura solo a leggerli.